Arrivano i sussidi per 591 studenti

Il Comune distribuisce 120mila euro per l’acquisto dei libri di testo e per i ragazzi meritevoli. Dal 2015-16 tempi anticipati
Libri di testo in un'immagine di archivio
Libri di testo in un'immagine di archivio

Quasi 120mila euro di sussidi in denaro per l’acquisto di libri di testo e sussidi individuali per studenti capaci e meritevoli. A beneficiarne 591 ragazzi- L’anno scolastico di riferimento è quello in corso (2014/2015). Nel primo caso (48.724 euro) i sussidi saranno elargiti subito, nel secondo caso (69.099 euro) solo quando terminato l’anno scolastico. Le domande andavano presentate entro il 20 dicembre 2014.

È il contenuto di una recente determina dirigenziale del Comune di Trieste (esecutiva dal primo aprile) che porta la firma di Bianca Cuderi, direttore delle Biblioteche civiche. Si tratta di fondi regionali (relativi alla legge 10/88 in materia di diritto allo studio) che il Comune di Trieste ogni anno ripartisce ai cittadini. Una prassi che vanta ormai quasi trent’anni. «Sono dei fondi che ci vengono erogati ogni anno dalla Regione - spiega l’assessore comunale all’Educazione Antonella Grim -. I capitoli più importanti riguardano i libri di testo che la norma prevede gratuiti per le scuole primarie (le elementari) e che vengono gestiti già in autunno attraverso delle cedole librarie nelle cartolibrerie. E ora provvederemo a rimborsare le cartolibrerie. I libri di testo delle scuole medie e secondarie di primo grado vengono invece dati per una parte in comodato gratuito. I rimanenti, quelli che sono stati comprati dalle famiglie, vengono rimborsati a chi ci ha presentato la domanda entro dicembre e che ha un reddito Isee inferiore ai 10mila 632 euro».

Per i libri di testo sono arrivate 470 richieste: solo 19 di queste non sono state accolte in quanto prive dei requisiti necessari per accedere ai benefici (domanda presentata oltre il termine, attestazione Isee eccedente, assente o scaduta, residenza in altro Comune, spese per libri di testo non obbligatori). Tra i 451 alunni beneficiari del sussidio si va da un minimo di 3 euro (proprio 3) a un massimo di 367,20 euro. «In questo modo si rimborsa alle famiglie la parte eccedente dei libri in comodato per le medie e il biennio delle secondarie di secondo grado», spiega Grim.

E gli studenti capaci e meritevoli? «In attesa che terminino l’anno scolastico abbiamo allocato le risorse (69.099 euro). Terminato l’anno scolastico ci sarà comunicato quali alunni rientrano nei criteri del combinato disposto tra Isee e media scolastica. E così saranno assegnati i premi per questi studenti meritevoli. L’assegnazione è ovvio avverrà in autunno» aggiunge Grim. Sono 147 le domande presentate per i sussidi individuali agli studenti capaci e meritevoli. Solo 7 quelle non accolte (domande presentate oltre il termine, mancanza di frequenza scolastica, media di valori Isee superiore ai limiti e merito scolastico insufficiente). I 140 studenti meritevoli ricevono da un minimo di 213 euro a un massimo di 820 euro. «Ci sono poi i contributi per il materiale didattico a uso collettivo: si tratta di poste che vengono assegnate in base al numero di studenti per istituto comprensivo e al numero di studenti per classe - aggiunge l’assessore -. Questi contributi vengono dati direttamente ai dirigenti scolastici». Questa la fotografia attuale dei sussidi per il diritto allo studio. In futuro c’è la volontà di cambiare, a partire dall’anno scolastico 2015/2016. «A breve andremo in giunta per modificare i criteri di assegnazione» spiega l’assessore della giunta Cosolini. Cosa cambierà? «Abbiamo intenzione di modificare le tempistiche di assegnazione dei rimborsi. È ovvio che per gli studenti meritevoli si debba attendere la fine dell’anno scolastico. Nel caso dei libri di testo e del materiale didattico si può anticipare l’assegnazione degli interventi. Un modo per venire ancora più incontro alle esigenze delle famiglie. La nostra intenzione è di avvicinarsi più possibile all’inizio dell’anno scolastico e non arrivare come ora al secondo quadrimestre. Una scelta migliorativa per le famiglie e le scuole. Inoltre ci sarà un’attenzione maggiore alle scuole dell’infanzia».

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