Arrivano i rinforzi negli ospedali: 18 operatori sanitari e 50 infermieri

Tre decreti del commissario dell’Aas2 per coprire il turnover: «Garantiti i livelli di assistenza e la continuità del servizio»
Bonaventura Monfalcone-05.01.2016 Sopralluogo in ospedale-Sindaco Cisint-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-05.01.2016 Sopralluogo in ospedale-Sindaco Cisint-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura



Cinquanta infermieri a tempo determinato (31 più 19). Cui si aggiungono 18 operatori socio-sanitari, meglio conosciuti con l’acronimo Oss, a tempo indeterminato. Ci siamo: arrivano i rinforzi negli ospedali. E definirli attesissimi è un eufemismo.

L’aspettativa più grande riguarda gli infermieri, la categoria che, più di altre, ha risentito dei tagli e dei ridimensionamenti agli organici. La novità è contenuta in due decreti firmati dal commissario straordinario (ed ex direttore generale dell’Aas Bassa Friulana-Isontina) Antonio Poggiana. Il primo recita testualmente: assunzione con rapporto di lavoro a tempo determinato e pieno di 31 collaboratori professionali sanitari/infermieri mediante utilizzo della graduatoria degli idonei della procedura selettiva per titoli e eventuale colloquio finalizzata a formulare una lista di idonei. «Praticamente – spiega il commissario Poggiana – andremo a coprire il turnover, assicurando i livelli e le prestazioni assistenziali nonché la continuità del servizio». Le 31 unità sono così individuate: 16 persone andranno reclutate con sostituzione del personale in somministrazione e conseguenti risparmi da individuarsi nell’aggio all’agenzia; due unità da acquisire per il Pronto soccorso di Palmanova; altrettante in sostituzione di pari numero cessati in settembre; 11 unità destinate a rispondere al fabbisogno organizzativo di vari servizi, fra cui il Distretto Basso Isontino e il Pronto soccorso di Monfalcone.

Accanto a questo decreto ce n’è un altro che riguarda 19 contratti individuali di lavoro a tempo determinato sino a fine marzo 2020 per la medesima figura di collaboratore professionale sanitario/infermiere categoria D. Una situazione determinata dalle «cessazioni dal servizio da parte di collaboratori professionali sanitari (infermieri) indispensabili per l’erogazione dei livelli di assistenza».

Non meno importante l’innesto (questa volta con contratti a tempo indeterminato e pieno) di 18 operatori socio-sanitari categoria BS «tramite scorrimento – spiega Poggiana – della graduatoria del concorso pubblico per titoli ed esami da assegnare alle aziende ed enti del servizio sanitario». Assunzioni destinate a rispondere al fabbisogno organizzativo di vari servizi dell’Azienda sanitaria Bassa friulana-Isontina.

Peraltro, non ci saranno esborsi straordinari perché la spesa prevista rientra perfettamente nel budget di risorsa della struttura complessa del Servizio infermieristico.

Guardando un attimo all’indietro, tra le varie azioni portate a termine nell’anno trascorso dall’Azienda sanitaria Bassa friulana-Isontina, vanno annoverate la realizzazione della piastra centralizzata per prestazioni ambulatoriali e strumentali di Diabetologia, Dermatologia e Pneumologia a Gorizia, l’acquisto di tre colonne laparoscopiche, un apparecchio radiologico ad alta frequenza, otto defibrillatori e quattro ecotomografi per gli ospedali e, soprattutto, la copertura del ruolo di primario di diversi settori che erano rimasti scoperti da tempo: il dipartimento materno-infantile, le strutture complesse di anestesia e rianimazione di Latisana, Monfalcone e Gorizia, quella di Urologia di Monfalcone, di Medicina interna di Palmanova, e di Odontostomatologia di Gorizia e Monfalcone. –



Riproduzione riservata © Il Piccolo