Arrivano i canoni ritoccati dall’Ater

Entro una settimana saranno recapitati agli inquilini, aumenti contenuti. Circa 50 euro, il 12% pagherà il doppio
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 07.10.2014 Case Ater Comune via Garzarolli 132 Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 07.10.2014 Case Ater Comune via Garzarolli 132 Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Ci siamo. Entro la settimana, massimo entro dieci giorni verranno recapitati nelle case degli inquilini Ater i nuovi canoni. E, sicuramente, ci saranno delle sorprese. Anche se, fa sapere i vertici dell’ex Iacp, non sono previste batoste “stile Trieste”, aggiungiamo noi.

Tutto ruota, com’è noto, attorno all’acronimo «Isee». È l’indicatore della situazione economica equivalente. «Ebbene: sino a ieri, la quantificazione tariffaria del canone d’affitto di un alloggio popolare avveniva sulla base del reddito imponibile e non c’erano altri parametri - spiega il direttore dell’Ater di Gorizia, Alessandra Gargiulo -. Con la legge regionale 1 del 2016, il criterio di valutazione della capacità economica dei locatari non si baserà più sui redditi Irpef ma sull’Isee come, del resto, avviene già da tempo per tutte le prestazioni e gli interventi assistenziali, sociali, sanitari e scolastici». Insomma, nel calderone finiranno anche i depositi bancari e quant'altro. Ciò cosa comporterà? Nell’80 per cento dei casi, gli incrementi dei canoni non supereranno i 50 euro. Nel 12% saranno di 100 euro.

Ma i sindacati degli inquilini tengono le antenne ben drizzate. Renato Bagolin del Sunia, il principale sindacato degli inquilini argomenta: «Prima non venivano dichiarati i depositi bancari, ora sì. Sulla formula dell’Isee - spiega Bagolin - si potrebbe discutere ma, indiscutibilmente, offre un quadro più realistico della situazione economica di una persona o di una famiglia. Prima bastava il Cud e basta. Ora, la partita è diventata più complessa e articolata». Questa la premessa. Cui si aggiunge la promessa: «Ovviamente vigileremo affinché non ci siano casi di aumenti macroscopici - sottolinea Bagolin -. Ci auguriamo che tutto sia stato fatto con attenzione e scrupolo, onde evitare che possano esserci contestazioni».

Sulla stessa falsariga le riflessioni di Fulvio Fantini, responsabile provinciale di Federcasa. «L’introduzione dell’Isee? A prevederlo è la legge e mi pare che sia il parametro che meglio accerti la situazione finanziaria di una persona o di un nucleo familiare. Rischio di aumenti spropositati dei canoni? Mi auguro non sarà così. Naturalmente, noi svolgeremo un ruolo di vigilanza».

Aggiunge Fulvio Fantini: «Colgo l’occasione per lanciare un appello forte alla dirigenza dell’Ater. È necessario che venga approntato un piano serio per recuperare le morosità: ma non quelle incolpevoli. A cosa mi riferisco? A quegli inquilini che non pagano pur avendo la capacità di farlo».

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