Arrivano 1.300 oculisti, Trieste “capitale” della cura della retina

TRIESTE Da oggi a sabato compreso, Trieste caput mundi per il trattamento delle patologie della retina. Oltre 1300 medici oftalmologi italiani e stranieri, specializzati in retinopatia diabetica, pucker maculare, distacco di retina, foro maculare, degenerazione maculare senile fino alle cosiddette “mosche volanti”, parteciperanno infatti al 27.mo Congresso nazionale Givre, organizzato dal Consiglio direttivo della Società italiana di Chirurgia vitreoretinica, presieduto da Daniele Tognetto, a capo della Clinica oculistica dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste.
Un congresso-simposio dal profilo variegato, che nei tre giorni di incontri dedicati alle metodiche d’intervento terapeutico e chirurgico si snoderà tra tavole rotonde, confronti, lectio magistralis, laboratori pratici con simulatore, lezioni con strumentazioni ad alta complessità. Ma non solo, poiché sono previste anche sessioni di chirurgia live in diretta streaming in HD dalle sale operatorie della clinica oculistica del Maggiore - centro d’eccellenza per gli interventi di cataratta grazie al super laser high-tec a femtosecondi - e da poli operatori all’estero.
«Un’edizione che si preannuncia sostanziosa sia per lo spessore professionale dei relatori sia per l’articolata gamma dei temi e, non da ultimo, per il numero dei partecipanti», commenta Tognetto. E difatti il programma si articola lungo una scaletta di appuntamenti paralleli che occupano le sale Oceania, Vulcania 1 e 2 e Saturnia del Centro congressi della Marittima.
I grandi big dell’oftalmologia retinica si confronteranno sulle ultimissime tecniche chirurgiche, terapeutiche, diagnostiche e di alta tecnologia, poiché soprattutto in campo oculistico l’high-tech ha sempre maggior peso. «È certamente un evento di grande rilevanza internazionale - afferma il direttore generale dell’Azienda integrata di Trieste, Nicola Delli Quadri - tanto è vero che gode del patrocinio del ministero della Salute, della Regione e del Comune oltre al sostegno dell’Azienda integrata».
Ad aprire alla sala Oceania questa mattina alle 9 la tre giorni di studio della Società italiana di Chirurgia vitreoretinica - assieme all’Aiccer (chirurgia della cataratta e refrattiva) e a Sitrac (trapianto di cornea) tra le più importanti in Italia - l’intervento introduttivo di Tognetto, che assieme alla collega tedesca Ingrid Kreissig sarà moderatore della sessione di approfondimento “Primary retinal detachment”.
Docente al Dipartimento oculistico dell’Università di Mennheim e professore aggiunto al Cornell medical centre di New York, Kreissig è un’autorità assoluta nel campo del distacco di retina primario, oltre ad aver scritto la storia della chirurgia retinica.
La giornata ospiterà inoltre un meeting scientifico italiano-sloveno sulla gestione delle complicanze nella chirurgia vitreoretinica. Venerdì e sabato in programma anche la possibilità di assistere a interventi via satellite di chirurgia retinica live dalle sale operatorie del Maggiore e da quelle degli ospedali di Tel Aviv in Israele e di Leuven in Belgio.
I partecipanti saranno così in grado di vedere operatori con tomografo retinico ai vitrectomi di ultimissima generazione eseguire la microchirurgia 27 gauge, in caso di pucker maculare, retinopatia diabetica, foro maculare e distacco di retina. Per gli interventi in cui si renderà necessario anche l’intervento di cataratta verrà utilizzato il laser a femtosecondi della Clinica oculistica triestina.
Si parlerà poi delle nuove frontiere nella cura della retinopatia diabetica e della degenerazione maculare legata all’età nel corso della tavola rotonda cui parteciperanno due vere autorità mondiali, come l'americano Thomas Friberg e l’inglese Alan Bird.
Un video -corso illustrerà invece le tecniche sulla ricostruzione oculare post traumatica, commentato dal super esperto in traumi dell’occhio Ferenc Kuhn, già presidente dell’American society of ocular trauma. Last but not least, per tutta la durata del congresso, i chirurghi in formazione potranno utilizzare un simulatore computerizzato per esercitarsi virtualmente nella chirurgia retinica.
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