Arriva l’app di Trieste Trasporti per chiamare il “bus” sotto casa

TRIESTE Si prenota come un taxi ma costa poco più di un autobus, trasporta più passeggeri alla volta ed è comodo come un’automobile privata. Non richiede attese alla fermata e non fa viaggi a vuoto, perché si muove solo a richiesta e su prenotazione dell’utenza. Il trasporto a chiamata, o domanda, è a metà tra il trasporto pubblico tradizionale e il taxi e comincia a essere sempre più diffuso sull’intero territorio nazionale. La Trieste trasporti, seguendo un modello già utilizzato in tante città italiane e con buono successo, sta lavorando a un progetto che dovrebbe portare anche a Trieste questa novità.
Sul piano pratico, l’utente prenota la corsa per telefono o e-mail, viene prelevato a casa o alla fermata più vicina dell’autobus da un pulmino (che potrebbe essere elettrico e quindi a basso impatto ambientale), paga una tariffa di poco superiore a quella di un biglietto dell’autobus e divide corsa e destinazione con altri passeggeri. La ex municipalizzata ci sta pensando per metterlo a disposizione in particolare di chi abita nelle frazioni dell’altipiano e nelle estreme periferie e spesso si trova in difficoltà, perché le frequenze nei passaggi dei mezzi pubblici sono piuttosto basse. Il progetto, per ora solo abbozzato ma destinato a diventare realtà nel corso dell’anno, è sul tavolo dei tecnici della Trieste trasporti e dovrebbe maturare definitivamente dopo il passaggio all’esame del consiglio di amministrazione, in programma nella seconda metà di febbraio. Il sistema prevede di mettere a disposizione di tutti i cittadini un’applicazione da scaricare sullo smartphone.
A quel punto, l’utente che dovesse necessitare di una corsa in una giornata e in un orario già definito, potrebbe prenotarla, entrando nell’applicazione, nella certezza di sapere che potrà salire sul mezzo della Trieste trasporti all’orario desiderato. Per completare il servizio, la ex municipalizzata è intenzionata a sistemare, lungo i percorsi dell’altipiano che saranno coinvolti nell’iniziativa, una serie di fermate, che saranno a disposizione di chi ha effettuato la prenotazione. Tutto questo senza che ci sia una modifica dell’attuale servizio di trasporto pubblico di ordinaria amministrazione quotidiana. I mezzi delle linee tradizionali che già raggiungono l’altipiano manterranno infatti il loro attuale assetto. Ovviamente il costo del nuovo servizio non potrà essere identico a quello dei biglietti dell’autobus, “ma nemmeno paragonabile a quelli dei taxi di servizio pubblico” assicurano dalla Trieste trasporti.
In sostanza, i mezzi pubblici a chiamata dovrebbero collocarsi a metà strada fra quello che è lo storico servizio di autobus e la comodità che assicurano i taxi. —
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