Arriva la firma di Delrio per D’Agostino

Il nuovo decreto di nomina commissariale in Porto sblocca lo stallo: proroga di altri sei mesi

A scanso di equivoci e di malelingue, il decreto è alfine giunto: ieri mattina la carta, firmata dal ministro dei Trasporti il reggiano “dem” Graziano Delrio, è stata recapitata alla Torre del Lloyd, con l’annuncio che Zeno D’Agostino resterà commissario dell’Autorità portuale triestina per altri sei mesi. Quindi, salvo varianti in corso d’opera, il mandato di D’Agostino scadrà alla fine del febbraio 2017: sarà il quater.

L’incarico precedente era scaduto lo scorso 26 agosto e, come sempre in queste situazioni di stallo, si viene a determinare un po’ di tensione in attesa della conferma. Che è giunta liberatoria nella mattinata di ieri, come attesta un denso comunicato di cinque (compreso il link) righe diffuso dall’Ap.

Il testo del decreto, sottoscritto da Delrio, riepiloga la storia recente dell’Autorità: dalla scadenza del mandato presidenziale di Marina Monassi risalente al 20 gennaio 2015 fino all’ultima nomina commissariale datata 25 febbraio 2016. Il decreto specifica che il giorno 26 agosto, ovvero quando è evaporato il D’Agostino-ter, non era ancora «possibile perfezionare il provvedimento di nomina del nuovo Presidente». Non era possibile - precisa il testo - in quanto il governo non ha ancora completato il percorso di riforma indicato dalla legge-delega 124/2015 in materia di riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione delle Autorità. Completamento che il decreto battezza «imminente». Quindi «per un periodo non superiore a sei mesi» D’Agostino prosegue la carriera commissariale, per la quale - puntualizza l’articolo 2 del decreto medesimo - gli verrà riconosciuto «un trattamento economico pari all’ottanta per cento del trattamento previsto per i presidenti delle autorità portuali».

Non dovrebbe trattarsi di un semestre “bianco” per il quarantottenne veronese, che sarà impegnato su numerosi fronti: l’attivazione dei nuovi Punti franchi è ancora languente; la questione Ezit potrebbe incombere dal prossimo novembre; la partita di Porto vecchio con il nuovo sindaco.

Senza contare che, qualora la riforma andasse avanti, la super-Autorità nord-orientale, comprendente anche Monfalcone e Porto Nogaro, avrebbe bisogno di essere impostata e amministrata.

magr

Riproduzione riservata © Il Piccolo