Arriva il superdirettore E occupa le stanze di Viero

Finardi entrerà in servizio lunedì e si sistemerà al secondo piano di piazza Unità “sfrattando” gli uffici della segreteria generale e del cerimoniale di Palazzo
Di Gianpaolo Sarti
Lasorte Trieste 11/08/06 - Palazzo della Regione - Piazza Unità - Rive
Lasorte Trieste 11/08/06 - Palazzo della Regione - Piazza Unità - Rive

TRIESTE. Tutto pronto in Regione, o quasi, per l’arrivo del mega direttore generale. Roberto Finardi, l’uomo che la presidente Debora Serracchiani ha chiamato a Trieste per “coordinare le direzioni e dare maggior impulso alle linee politiche dell’esecutivo”, troverà posto in piazza Unità. Curiosamente proprio nell’ufficio al secondo piano occupato, in era Illy, dall’allora direttore Andrea Viero. Figura, questa, abolita dall’ex governatore Renzo Tondo ma riabilitata in questa legislatura con una norma ad hoc.

Finardi, pescato dal Comune di Ferrara, prenderà servizio lunedì prossimo, il 3 marzo. Due le stanze assegnate: una per lui e l’altra per la segreteria. Spazi che, proprio in assenza della funzione del manager generale nell’organico dell’amministrazione, finora sono stati utilizzati da chi si occupa dei cerimoniali e degli eventi, settori che fanno riferimento alla presidenza. Trasferito il personale, compresa la segreteria generale che passa al piano superiore, gli uffici ora sono nuovamente a disposizione.

Dalla Regione assicurano che l’operazione non ha richiesto alcuna spesa aggiuntiva: scrivania, mobili e arredi sono gli stessi di prima. Anche perché l’ente non se lo potrebbe permettere dal momento che le ultime norme nazionali hanno ridotto il budget per queste finalità, portandolo al 20% dei costi sostenuti in precedenza. Per tutte le sue sedi in Friuli Venezia Giulia la Regione può contare su 20-30 mila euro anni, non oltre. «Sugli arredi – conferma Antonella Manca, direttore centrale dell’assessorato Funzione pubblica e Autonomie locali – ci sono limiti molto precisi dettati dalle leggi statali. Naturalmente adesso si utilizza quanto già c’è come nel caso dei presidenti che si sono succeduti, i segretari, i direttori e i ragionieri. Non sono stati comprati arredi nuovi per nessuno, tutti hanno ereditato quanto in uso dall’amministrazione precedente. L’unica fornitura nuova è stata richiesta per la sede di via Milano dove prima c’era la Corte dei Conti. Si tratta comunque di una fornitura standard».

L’incarico di Finardi durerà tre anni, per uno stipendio annuo pari a 150 mila euro lordi più altri 20 mila «da corrispondere proporzionalmente agli esiti di valutazione», come si legge in una delibera di giunta; cioè «sulla base degli obiettivi operativi individuali assegnati a ciascun dirigente e determinati in stretto raccordo con il processo generale di programmazione dell’ente». Centosettanta mila, quindi, nel caso il manager riuscisse a centrare quanto stabilito dall’amministrazione regionale. Per fissare lo stipendio la giunta ha fatto valere l’ultima norma, varata in agosto, che prevede un riconoscimento economico non superiore ai 180 mila euro lordi.

Certamente un risparmio rispetto ai tempi di Riccardo Illy, quando l’allora direttore generale Andrea Viero guadagnava circa 230 mila all’anno. «Non è certo il vantaggio economico che mi spinge a fare a fare questa scelta, bensì l’opportunità professionale», dichiarava Finardi a poche ore dalla nomina. Per l’ex manager del Comune di Ferrara si tratta di un ritorno in Friuli Venezia Giulia. Nato a Badia Polesine nel 1956, Finardi in passato è stato segretario in diversi Comuni della regione: ad Aviano, nella Comunità Montana Val d’Arzino, Val Cosa, Val Tramontina, nei Comuni di Pinzano al Tagliamento e Vito d’Asio, oltre che a Claut e Cimolais. «Abbiamo più volte espresso la volontà di valorizzare e rendere più efficienti le risorse presenti nella macchina regionale – commentava la governatrice nelle scorse settimane – e la direzione generale rappresenta uno snodo essenziale, in termini di coordinamento delle direzioni, di raccordo tra indirizzo politico e assetto gestionale, di semplificazione delle procedure e, soprattutto, di programmazione e controllo. Sono convinta che Finardi risponda al meglio, in termini di formazione ed esperienza, alle molteplici e complesse esigenze dell’amministrazione, disponendo anche di una conoscenza diretta del mondo degli enti locali della nostra Regione».

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