Arriva il primo acconto per i 14mila del comparto
Dopo la pre intesa siglata a novembre via libera al primo aumento da 30 euro per i dipendenti regionali e comunali: oggi la discussione in Consiglio
ANTEPRIMA UDINE, 19 ottobre 2004. Ore 11.05.CATEGORIA ENTI LOCALI MONFALCONE IN SCIOPERO PER CHIEDERE A REGIONE COMPARTO UNICO .Dipendenti degli Enti Locali del Fvg manifestano per parificare i livelli retributivi con quelli dei dipendenti regionali..Telefoto Copyright Massimo Turco/Foto Agency Anteprima © (tutti i diritti riservati, citazione obbligatoria) www.anteprimafoto.it
TRIESTE. Avanti con gli acconti sul 2017 per il personale del comparto unico che opera nel Friuli Venezia Giulia. La norma, che ne autorizza la corresponsione ai 14 mila interessati (Regione, Comuni, consorzi, ecc.), sarà discussa in Consiglio regionale da oggi, nel quadro del dibattito dedicato all’assestamento di bilancio.
Per i dipendenti pubblici coinvolti, il cui contratto era fermo al 2009, era arrivata una pre-intesa nel novembre dello scorso anno, corroborata da un aumento stipendiale complessivo pari a 15,6 milioni di euro, di cui 90% “tabellare” e 10% da attribuire in ragione della produttività. Insomma, una media di 65 euro lordi al mese.
Adesso, con il voto consiliare dei prossimi giorni, si parte con un’anticipazione a valere per il 2017, che, tradotta in quattrini, significa una media di 30 euro lordi al mese: in teoria l’acconto dovrebbe essere disponibile già dall’agosto, ma, considerando che la novità deve essere recepita e attuata dalle ragionerie, è prudente ritenere che l’effettiva entrata a regime decollerà in settembre.
Se così fosse - spiega Mafalda Ferletti, responsabile regionale della funzione pubblica Cgil - le anticipazioni riguarderanno settembre, ottobre, novembre, dicembre oltre alla ”tredicesima”: si può dire, a titolo orientativo, che in questo arco di tempo acconti per oltre 2 milioni di euro andranno a tonificare le buste paga del comparto unico regionale.
Ricordiamo inoltre che circa un terzo di questi 14 mila dipendenti pubblici lavorano nell’area triestina: parliamo di oltre 2500 comunali (Trieste più gli enti minori) e del 40% dei 4 mila regionali Fvg.
Ma sono giornate importanti sull’intero fronte contrattuale. Perchè se il passaggio in Consiglio regionale consentirà una prima parziale attuazione delle voci economiche dell’accordo, c’è una consistente parte giuridica che va definita. Un passo in avanti - come lo ha commentato Massimo Bevilacqua, segretario regionale di categoria per la Cisl - è stato fatto proprio ieri pomeriggio, in occasione del confronto tra delegazione trattante di parte pubblica e organizzazioni sindacali.
Il Comune di Trieste ha ospitato l’incontro. La delegazione di parte pubblica è guidata dall’avvocato Adriana Battistutta, coadiuvata dal segretario generale del Comune triestino Santi Terranova e dal rappresentante del Cal (Consiglio delle autonomie locali) Giuseppe Manto. Cinque le sigle sindacali presenti al tavolo: della Cgil con Mafalda Ferletti e della Cisl con Massimo Bevilacqua abbiamo già parlato, insieme a loro Maurizio Burlo per la Uil, Fabio Goruppi per l’Ugl, Paola Alzetta per la Cisal.
Fitta e delicata l’agenda di lavoro relativa ai capitoli giuridici del contratto: turnazioni, reperibilità, riposi compensativi, indennità di disagio, cessione ferie a colleghi con gravi criticità, congedi parentali, visite mediche specialistiche, permesso per il giorno festivo infrasettimanale, patrocinio legale. Un verbale prenderà atto dell’intesa raggiunta su questi punti, ma il dossier potrà essere chiuso solo - precisano Ferletta e Bevilacqua - quando sarà disponibile quel 10% di produttività di cui si accennava all’inizio.
Ma la marcia del comparto unico verso il miglioramento delle condizioni contrattuali oltrepassa i confini territoriali e punta, in sostanza, a una perequazione con quanto gli statali stanno discutendo in sede di rinnovo. Se il comparto unico regionali avevano ottenuto 65 euro lordi/mese, gli statali trattano a quota 85. E allora anche il comparto Fvg alza la posta. L’assessore Paolo Panontin si sarebbe impegnato a trovare quei 20 euro mancanti.
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