Arriva il nuovo piano per le case popolari
Modalità di accesso alla casa e procedure interne unitarie in tutto il Friuli Venezia Giulia. Ieri l’assessore regionale alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro ha presentato a Udine il Piano di convergenza del sistema regionale delle Ater alla Commissione regionali per le Politiche socio-abitative, allargata ai Comuni capoluogo. «La Regione – ha spiegato Santoro - intende porre i cittadini al centro dell’azione delle Aziende territoriali per l’edilizia residenziale, esplicitandone il ruolo sociale che in questo periodo di crisi si rende ancor più necessario, per assicurare parità di trattamento a tutti i cittadini che fruiscono dell’edilizia residenziale sovvenzionata, o possiedono i requisiti per accedervi».
Il Piano, previsto dalla legge che riordina gli enti che si occupano di edilizia residenziale, prevede l’omogeneizzazione e l’uniformità organizzativa e di trattamento degli utenti e dei potenziali fruitori dell’edilizia residenziale. Dalla modulistica per la presentazione delle domande da parte degli utenti alla gestione del patrimonio da parte delle Ater, il Piano mira ad assicurare pari possibilità e opportunità per l’accesso all’edilizia sovvenzionata a tutti gli aventi diritto della regione. «Obiettivi - ha affermato l’assessore - che dovranno essere declinati con il massimo della coerenza tenendo conto delle diverse caratterizzazioni territoriali della realtà dell'edilizia sovvenzionata sul territorio regionale», quali «fattori storici, condizioni orografiche e demografiche, nonché socio-economiche, hanno infatti determinato situazioni diverse nella programmazione e nella realizzazione delle Politiche della casa pubblica in locazione a canone sociale».
La realtà attuale, infatti, dice che in fatto di edilizia popolare ci sono condizioni decisamente diverse a seconda dei territori: la percentuale di occupazione delle abitazioni, ad esempio, va dal 55% di Trieste al 19% del pordenonese (con un rapporto occupanti/abitanti che va dal 9% giuliano al 2,5% della Destra Tagliamento). Negli ultimi anni è crescente la domanda di accesso alla casa popolare da parte degli aventi diritto: 4.500 a Trieste, 2.600 tra Udine e Alto Friuli, 2.400 a Pordenone e 1.200 a Gorizia. «È necessario - ha concluso Santoro - rivedere i meccanismi d’azione interni e verso l’esterno del finanziamento del sistema regionale delle Ater».
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