Arriva il “Grande fratello” della strada

Sbarca in città il telelaser in grado di verificare la regolarità di revisione e assicurazione. Contestazione immediata
Un agente della polizia locale impegnato nei controlli con il telelaser (foto d'archivio)
Un agente della polizia locale impegnato nei controlli con il telelaser (foto d'archivio)

TRIESTE La polizia locale come il Grande fratello. Entro poche settimane sarà operativo a Trieste l’occhio elettronico del sistema «Targa System», lo stesso che ha pizzicato senza assicurazione a Badia Polesine l’Audi Q7 dell’ex presidente del Veneto Giancarlo Galan.

«Sono stati ordinati quattro dispositivi che inizieranno a funzionare a pieno ritmo già a gennaio», ha annunciato il comandante Sergio Abbate. Che aggunge: «È uno strumento molto importante per la sicurezza. Ci consente in tempo reale di individuare chi è sprovvisto di assicurazione e non ha fatto la revisione. Lo utilizzeremo sulle principali vie di Trieste. I cittadini che sono in regola devono stare tranquilli».

Abbate: «A Trieste i telelaser dei vigili perfettamente a norma»
Un vigile urbano munito di autovelox

Il costo di ogni “pistola” è di circa 10mila euro l’uno. Neanche tanto se si pensa che all’apparecchio telematico non sfugge neppure una vettura e che in un test di prova effettuato qualche giorno fa in città in appena 2 ore sono state rilvate 1500 targhe e individuati 33 veicoli non assicurati e 42 senza revisione.

Il «Targa System» (che già da giugno scorso è già operativo in molti comuni) è un sistema rivoluzionario - o piuttosto implacabile - inventato dopo la decisione del ministero di dematerializzare i tagliandi assicurativi. Consente agli agenti “puntare” con una particolare pistola tipo quella del telelaser una vettura in transito e scoprire subito se il veicolo è regolarmente posseduto, assicurato e revisionato. Attraverso uno scanner, il dispositivo invia infatti l’immagine ad un “data-base” che li processa e in pochi istanti comunica ad una seconda pattuglia, appostata poco più avanti l’eventuale irregolarità.

Il suo funzionamento è elementare: alcune telecamere leggono la targa delle automobili che si stanno avvicinando all’area in cui si trova la pattuglia, di solito qualche centinaio di metri più avanti. A quel punto il sistema interroga i database collegati (ad esempio del ministero dell’Interno e della Motorizzazione), i quali in meno di 3 secondi – di solito ne basta 1 – inviano agli agenti le informazioni sui veicoli irregolari che stanno per raggiungerli, dando loro modo di estrarre la paletta e fermare l’automobile.

Una schermata dei dispositivi Targa System
Una schermata dei dispositivi Targa System

Gli agenti possono anche controllare direttamente sul proprio pc portatile tutte le informazioni sul veicolo, e a chi riuscisse a evitare il controllo verrebbe comunque recapitata la multa direttamente a casa, visto che il sistema archivia tutti i veicoli che transitano davanti alla telecamera.

Prodotto dalla vicentina Game Club e commercializzato dall’azienda bolognese Europa Azzaroni, cattura le immagini dei veicoli che viaggiano anche oltre i 90 chilometri orari, e può funzionare anche di notte, con la pioggia e in condizioni di visibilità scarsa.

I vigili triestini? Pochi per la strada E pure “spuntati”
Placeholder

Oltre ai controlli su assicurazioni, revisioni e furti, il sistema segnala anche i veicoli inseriti nelle black-list o sottoposti a fermo amministrativo. Qualche giorno fa a Spoleto in un controllo è incappata un’auto del parco macchine comunale, infatti, è stata fermata e multata, dopo che il sistema aveva rilevato il ritardo nel provvedere alla revisione del veicolo.

La sanzione prevista per il conducente individuato alla guida di un veicolo non revisionato è pari a 169 euro, con il blocco del veicolo. Più grave la multa per chi è al volante di un veicolo non assicurato: il Codice della strada prevede 848 euro, oltre al sequestro del veicolo finalizzato alla confisca.

L’utilizzo di questo sistema rientra nel pacchetto di manovre che il Governo ha predisposto per individuare tutti i veicoli non coperti da assicurazione che, secondo l’Aci, ammontano in Italia a quasi 4 milioni.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo