Arrestati quattro passeur a Muggia: trasportavano 10 migranti stipati in auto. Roberti: “La tratta va fermata”

In manette un italiano e tre bosniaci. Nel gruppo intercettato c’erano anche due minori

TRIESTE La Polizia di Frontiera di Trieste ha arrestato in flagranza di reato a Muggia quattro passeur per favoreggiamento dell'immigrazione illegale, tutti già noti alle forze dell'ordine.

I quattro sono stati bloccati a bordo di due autovetture con targa italiana: si tratta di un cittadino italiano di 20 anni, R.O. le sue iniziali, e di tre cittadini bosniaci tra i 30 e i 40 anni, R.O., P.H. e G.H., le loro iniziali.

A bordo di una delle due autovetture viaggiavano dieci migranti irregolari, di cui due minorenni, e precisamente otto provenienti dal Pakistan e due dal Bangladesh. I migranti sono stati indagati a piede libero per violazione della normativa sull'immigrazione e tutti i maggiorenni, di età compresa tra i 21 e i 40 anni, hanno manifestato l'intenzione di chiedere la protezione internazionale.

Gli arrestati e i migranti sono stati sottoposti al previsto screening anti-Covid: i quattro arrestati sono stati, quindi, trasferiti in tre diverse carceri regionali; i due minorenni, entrambi di nazionalità pakistana, sono stati alloggiati in un'idonea struttura cittadina, mentre gli altri migranti sono stati ospitati in altre strutture per la sorveglianza sanitaria. Entrambe le autovetture sono state poste sotto sequestro.

«Vanno ripristinate subito le riammissioni in Slovenia per fermare la tratta di esseri umani e la montagna di soldi che arride alle organizzazioni criminali». È l’appello rivolto dall’assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti alla notizia dell’arresto di quattro passeur nel territorio del Comune di Muggia che viaggiavano con dieci migranti stipati a bordo di una vettura. «Occorre intervenire subito - ha detto Roberti - per questo rinnoviamo la disponibilità al ministero dell’Interno di dotare di un vero e proprio muro tecnologico il nostro confine pur di fermare queste invasioni organizzate da criminali privi di qualsiasi briciolo di umanità».

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