Arrestati a Duino i due rapinatori dell'area di servizio di Arino Ovest

TRIESTE. Non sono andati lontano i due rapinatori che martedì 17 novembre hanno aggredito un uomo dell’est Europa nell’area di servizio di Arino Ovest a Dolo (provincia di Venezia), portandogli via una busta con 1700 euro in contanti. Sono stati arrestati dalla polizia all'era di servizio di Duino mentre cercavano di raggiungere la Slovenia attraverso il valico di Trieste. Si tratta di G.A, un 22enne di origini senegalesi ma con permesso di soggiorno belga, e di L.M., una 28enne francese entrambi con dei precedenti penali. Tutto è capitato verso le 10 di martedì 17 novembre quando un uomo sulla quarantina di nazionalità di un paese dell’est europeo, ha parcheggiato la sua auto a ridosso delle pompe di benzina all’autogrill di Arino. Sceso dall’auto forse per fare due passi, o fare colazione al bar dell’Autogrill, lo straniero è stato avvicinato dal 22enne che l'ha aggredito con una serie di pugni di cui diversi al volto. Poi gli ha preso i soldi: 1700 euro che aveva in una busta, ed è scappato su una Renault Scenic grigia insieme alla ragazza francese di 28 anni. La vittima è stata portata in ospedale a Dolo, scortata dalle pattuglie della polizia stradale.
Subito è scattata la caccia ai due protagonisti della rapina grazie anche alle tante telecamere che si trovano ai varchi autostradali e con il supporto anche dei carabinieri della locale tenenza. Il veicolo è stato individuato nella serata di martedì in territorio goriziano da una pattuglia della polstrada. A quel punto le forze dell'ordine si sono messe a distanza di sicurezza e hanno pedinato la coppia, finché quest'ultima non ha imboccato l'ingresso dell'area di servizio di Duino, in direzione Trieste. La polizia a quel punto ha agito con estrema cautela. Gli agenti hanno aspettato che entrambi scendessero dal veicolo e, al momento opportuno, senza mettere in pericolo le altre persone presenti visto che non si sapeva se i fuggitivi fossero armati, i due sono stati bloccati e arrestati. Gli agenti sono riusciti anche a recuperare parte della refurtiva, che è stata sequestrata, ma non tutta . All'appello mancano infatti dei soldi che i due probabilmente hanno speso. Per la coppia si è aperta la porta del carcere: la donna francese è stata portata al carcere femminile di Trieste, il senegalese in quello di Gorizia.
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