Arma, la “star” Pasquariello già in servizio a Trieste

Il capitano che a Udine ha risolto brillantemente i casi Burgato e Gobbato è da ieri il comandante del nucleo investigativo dei carabinieri di via dell’Istria
Di Corrado Barbacini

L’immagine non gli piace, ma in Friuli lo considerano il re degli investigatori, una sorta di star.

Fabio Pasquariello, classe 1964, è diventato famoso perfino a Cuba per aver risolto il giallo dell’omicidio Burgato. Arriva da Udine dove ha messo la sua firma sui casi più difficili. E soprattutto li ha rapidamente risolti. L’ultimo caso è stato quello di Silvia Gobbato, l’avvocata uccisa a coltellate lungo l’ippovia del Cormor. Pasquariello e la sua squadra in tre giorni hanno dato un nome all’assassino, che ha confessato.

Da ieri Pasquariello è comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri di Trieste. «No, non posso fare dichiarazioni», risponde prudente alle pressanti richieste di interviste, bloccate per ordini superiori.

Di lui si sa che 15 anni fa ha lavorato alla Stazione carabinieri di Lignano, per poi arrivare al Nucleo operativo provinciale di Udine. Un reparto di “élite” all’interno dell’Arma friulana, che si occupa dei delitti più gravi e complicati: omicidi, rapine, truffe, violenze e molto altro ancora. In quel periodo il giovane Pasquariello ha dimostrato di sapersi destreggiare non solo nelle situazioni in cui era chiamato a fare luce sui reati più diversi, ma anche quando aveva a che fare con la pubblica amministrazione. Quindi per alcuni anni ha poi lavorato negli uffici della Procura di Udine al fianco dell’allora procuratore Giorgio Caruso.

Ma a Pasquariello i gradi di maresciallo stavano troppo stretti: si è allora laureato, ha frequentato la Scuola ufficiali ed è tornato in Friuli da sottotenente. Dapprima ha ricoperto qualche incarico fuori provincia e poi, nell’autunno del 2005, è andato al Reparto operativo, ma questa volta ha preso il timone. Ma il capitano Pasquariello ha conquistato anche numerosi successi nell’ambito della lotta al traffico di sostanze stupefacenti e ai reati contro il patrimonio. È rimasto in prima linea per circa 8 anni, impegnandosi in alcune delle più importanti indagini svolte in provincia di Udine nell’ultimo decennio. Ha seguito ora per ora le indagini sull’efferata uccisione dei coniugi Burgato avvenuta il 19 agosto 2012 e a riuscire a incastrare i due assassini. L’ultimo caso è stato quello dell’omicidio Gobbato, la legale ammazzata mentre stava facendo jogging. Il capitano lo ha risolto e poi ha preso servizio a Trieste.

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