Aree comfort per i comunali nei palazzi rimasti senza bar
TRIESTE Entro l’inizio del 2020 nei palazzi comunali arriveranno delle nuovissime “aree comfort”, dotate di distributori automatici grazie ai quali i dipendenti potranno rifornirsi di snack e bevande. In questo contesto rimane incerto il futuro dei bar interni, attualmente dismessi. Se da un lato c’è infatti chi ne auspica la riapertura, dall’altro l’amministrazione cittadina non sembra avere un’opinione unanime, a riguardo. Come è noto, gli edifici interessati dalla questione sono il municipio, la sede di passo Costanzi e palazzo Gopcevich, all’interno dei quali i punti ristoro mancano ormai da un anno.
Che qualcosa si sia smosso, di recente, lo rende noto il consigliere comunale della Lega Michele Claudio. «Subito dopo la chiusura dei bar, un anno fa, presentai una mozione per chiedere una soluzione – spiega Claudio –. Fu approvata all’unanimità dal Consiglio. Il Comune ha tanti dipendenti: è doveroso che abbiano la possibilità di bere un caffè sul posto di lavoro, visto il pochissimo tempo a disposizione per le pause. Quest’estate hanno poi sofferto disagi legati al caldo, dal momento che non potevano neanche acquistare una bottiglietta d’acqua, senza uscire dagli edifici». E aggiunge: «Mi sono fatto portavoce di tali istanze con la giunta, che adesso provvederà a installare delle macchinette, come misura tampone. In futuro l’amministrazione dovrebbe inoltre indire una gara per la riapertura dei bar interni, fondamentali per stimolare i rapporti sociali nell’ambiente di lavoro, che rappresentano un valore aggiunto».
L’assessore alla Valorizzazione immobiliare, Lorenzo Giorgi, conferma: «Abbiamo avviato una valutazione su come intervenire per riaprire due o tre punti bar. Bisogna capire i costi. Nel frattempo Lobianco (Michele, assessore alle Risorse umane, ndr) ha fatto una delibera per istituire delle aree comfort. La concessione inizialmente sarà valida per un anno ma nulla vieta che le suddette aree, in futuro, possano convivere con i bar». Ma quindi i bar saranno due o tre? «Sono fondamentali quelli del municipio e di palazzo Gopcevich – prosegue Giorgi –. È impensabile che al giorno d’oggi un museo sia privo di un punto di ristorazione. Quanto a passo Costanzi, l’ex area bar ha problemi strutturali. Nel caso bisognerebbe trovare un altro spazio».
Anche Lobianco sottolinea l’imminente arrivo delle «aree comfort, con distributori automatici di cibo e bevande, come risposta all’esigenza di benessere lavorativo dei dipendenti. Arriveranno entro dicembre, mal che vada gennaio: ho già presentato in giunta i documenti necessari alla loro installazione. La sperimentazione sarà annuale e, se andrà bene, sarà confermata questa opzione». A proposito dei bar, l’assessore al Personale la pensa tuttavia diversamente da Giorgi. Lobianco esclude infatti l’ipotesi che le macchinette automatiche possano coesistere con un vero e proprio servizio di ristorazione. E, interrogato a riguardo, risponde: «Non direi che le due strade siano entrambe percorribili». —
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