Aquilinia, una cinquantina al presidio per dire no all'accoglienza migranti

Comitati civici e rappresentanti della Lega Nord hanno animato la protesta contro la decisione di ospitare venti migranti in un ex asilo delle canossiane
La protesta di Aqulinia (Foto: Andrea Lasorte)
La protesta di Aqulinia (Foto: Andrea Lasorte)

MUGGIA Davanti alle telecamere delle TV, una cinquantina di persone hanno protestato venerdì sera ad Aquilinia contro la decisione di aprire le porte dell'ex asilo delle canossiane per accogliere i migranti.

 

 

Al presidio davanti alla struttura, iniziato intorno alle 18, era presente un comitato di mamme e il Comitato dei cittadini di Zaule che ha ricevuto man forte da un drappello di leghisti triestini. Tra di loro, il vicecapogruppo della Lega Nord nel consiglio comunale di Trieste, Fabio Tuiach; il capogruppo Paolo Polidori e Antonio Lippolis, anch'egli consigliere in Municipio.

Sono risuonati gli slogan "proteggiamo i nostri bambini" e "prima gli italiani" all'indirizzo dei profughi, già al sicuro all'interno dell'ex asilo: i migranti infatti hanno trovato posto nella struttura davanti a Largo Lavoratori Raffineria Aquila prima che il picchetto iniziasse, in maniera discreta. 

 

 

Alle 21 lo scioglimento ma solo per spostarsi nella piazza principale di Muggia, dove era previsto un altro presidio. Presenti anche le telecamere di Mediaset, che hanno ripreso il consigliere comunale Andrea Mariucci, di Forza Muggia, rilasciare queste dichiarazioni. 

 

 

Saputo del presidio, l'assessore regionale all'immigrazione Gianni Torrenti commenta al telefono: «Ho fatto 130 incontri con le popolazioni su questo tema - dice -. L'unica volta in cui ho avuto problemi è stato a Gemona, dove la Lega aveva fomentato una polemica basata su menzogne. Fatto sta che a mesi di distanza anche lì non è successo nulla, e Gemona è un modello di accoglienza».

 

Il sindaco Marzi: «Ad Aquilinia iniziativa di pochi cavalcata dalla Lega»
La protesta di alcune decine di persone ad Aqulinia (Foto Lasorte)

 

Per l'assessore «il problema sono le forze politiche che strumentalizzano le difficoltà delle persone dipingendo scenari del tutto slegati dalla realtà». In questi giorni era salito il timore che il caso Aqulinia diventasse come quello di Gorino. Il sindaco di Muggia Laura Marzi e il prefetto di Trieste Annapaola Porzio , però, avevano subito frenato, spiegando che non si aspettavano barricate. Come in effetti è stato. Nei giorni scorsi, il parroco locale, don Paolo Iannaccone, aveva annunciato che avrebbe accolto i migranti subendo un atto vandalico in tutta risposta, che egli stesso ha dichiarato su Facebook. 

 

Foto: Andrea Lasorte
Foto: Andrea Lasorte

 

L’arcivescovo Giampaolo Crepaldi durante il pontificale a San Giusto, in cattedrale, ha detto che "la decisione di mettere a disposizione la struttura parrocchiale fu mia e resta tale secondo i tempi e le modalità concordati con le istituzioni. Con il parroco di Aquilinia e con il direttore della Caritas si è confermato inoltre di portare avanti questa doverosa esperienza con stile cristiano, convinti essere quello più consono al rispetto che si deve ai nostri fratelli e sorelle migranti"

 

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