Apre la Piccola bottega Nuova macelleria in centro a San Canzian

A rilevarla dopo 3 mesi di chiusura il giovane moldavo Rotari: «Tanti colleghi mi hanno contattato, questa faceva per me»



. La macelleria nel centro di San Canzian d’Isonzo ha riaperto giovedì, dopo quasi tre mesi di chiusura. Non il periodo migliore, o forse sì, visto il divieto di spostamento al di fuori dei confini del territorio comunale a causa dell’emergenza coronavirus. Il nuovo gestore, Arkady Rotari, moldavo di origine, che di casa sta a Palmanova, in Italia da oltre 20 anni, spiega di aver iniziato le pratiche per il subentro poco più di un mese fa e di aver quindi avuto la possibilità di riaprire l’attività, sotto il nome Piccola bottega, proprio in questi giorni. «Se sapevo un tanto, magari avrei aspettato un attimo, ma, ormai che c’ero, ho aperto», dice. Nel frattempo durante la mattinata di sabato i clienti, residenti a San Canzian, non mancano e la spesa è magari un po’ più abbondante, pensando ai giorni successivi. Si entra magari uno alla volta, visto lo spazio a disposizione. A funzionare è stato il passaparola, anche quello sui social, perché il nuovo gestore, che ha raccolto l’eredità del precedente titolare, Roberto Manera, di pubblicità non ne ha fatta molta.

La macelleria è davvero di dimensioni ridotte, ma Arkady Rotari l’ha scelta proprio per questo motivo. «Prima della fine dell’anno sono stato contattato da tre macellai della zona che stavano per andare in pensione – racconta –, chiedendomi se volessi rilevare l’attività. Il negozio di San Canzian era perfetto per me, che posso lavorarci da solo, mentre le altre macellerie erano troppo grandi. E poi in ogni caso è inserita in una realtà che conta oltre 6 mila abitanti in totale».

Arkady Rotari spiega di avere iniziato a fare il macellaio quando aveva 15 anni. «In Italia non ci sono tanti giovani che vogliono fare il mestiere – afferma –. Da qui le richieste che ho ricevuto alla fine dello scorso anno». Formarsi nell’arte della macelleria invece non è impossibile, anche in regione, dove a offrire dei corsi a inizio anno ci sono stati ad esempio Cefap e Confcommercio Udine. «Credo che poi, se non ha qualità e non sa trattare i clienti, un macellaio non faccia molta strada», aggiunge ancora il titolare della Piccola bottega, per ora decisamente soddisfatto dalla risposta dei sancanzianesi. —



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