Approvato il progetto del Parco del Porto Vecchio di Trieste: via ai lavori in autunno

Ok della Conferenza dei servizi al quarto lotto del bosco lineare da 23 milioni Pnrr. L’assessore Bertoli: «Firmato il project financing. Pronti a svelare il finanziatore»
Francesco Codagnone
Un rendering, una foto d'epoca e lo scalo oggi
Un rendering, una foto d'epoca e lo scalo oggi

TRIESTE Il progetto del Parco lineare che si estenderà per i tre chilometri del Porto Vecchio è stato approvato in via definitiva. Il quarto lotto per la realizzazione del bosco urbano di 50 mila metri quadri dal Molo IV a Barcola ha concluso l’iter della Conferenza dei servizi con parere positivo. Il maxi-cantiere da 23 milioni partirà in autunno e procederà fino al termine del 2026 imposto dal Pnrr. Nelle prossime settime il Comune svelerà nome e project del soggetto pronto a investire nei magazzini dell’antico scalo.

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L’area del Magazzino 26 e del vicino Generali convention center Foto Silvano

VALUTAZIONE E TEMPISTICHE

I primi render del futuro Porto Vivo erano stati presentati due anni fa dall’architetto Alfonso Femia. Il progetto adesso ha concluso l’iter della Conferenza dei servizi, che ha dovuto tenere conto dei vincoli monumentali dell’area e dell’integrazione con il recupero dei magazzini e il passaggio della futura cabinovia. I progettisti di Hydea Spa hanno adesso 60 giorni per stendere l’esecutivo. A quel punto lle ditte appaltatrici – Cns con Edilerica e Infratech – potranno partire. Il cronoprogramma prevede l’apertura del cantiere per ottobre e la consegna entro il 2026.

TRE CHILOMETRI DI PERCORSI

Il progetto è condiviso dall’assessora ai Lavori pubblici Elisa Lodi, il direttore di Dipartimento territorio Giulio Bernetti e la Rup incaricata Beatrice Micovilovich. Il parco si estenderà lungo un’area lineare di tre chilometri divisa in due tratti e attraversata da percorsi pedonali e ciclopedonali, una pista da corsa, piazze, più di 600 alberi, oltre 2 mila metri quadrati di superficie d’acqua, campi da sport e colline “sensoriali”.

Porto Vecchio e l’inizio dei cantieri, tagliati 140 posti auto al Molo IV
L’area recintata all’interno del Molo IV dove sono stati rimossi gli stalli Fotoservizio Andrea Lasorte

L’ASSE NATURA

La prima area è chiamata “Asse natura” o “carsico”, un boulevard di un chilometro dal centro congressi alla stazione della futura cabinovia del Molo IV, che diventerà una piazza completamente pedonale, attraverso il Viale monumentale in fase di realizzazione.

Francesco BRUNI
Francesco BRUNI

BINARI E CANALI

I binari ferroviari, tutelati da vincoli storici, saranno in massima misura mantenuti e utilizzati per disegnare i percorsi ciclabili e pedonali e le aiuole del boulevard, mentre i tondi degli scambiatori organizzeranno lo spazio di piazze e incroci. Tutto l’asse sarà attraversato da blueway, specchi d’acqua e canali per cui verrà realizzato un sistema di recupero.

CANNETI E ORTI URBANI

Il primo fazzoletto verde sarà un giardino botanico caratterizzato da alberi esotici, frutti locali, arbusti e orti aromatici. L’inizio del viale vero e proprio, davanti alla stazione della funivia in Porto Vecchio, sarà occupato da uno specchio d’acqua con canneto lambito da vegetazione. Nella parte successiva le cabine si alzeranno e il parco tornerà percorribile, con un giardino di piante della landa carsica. Placche di verde ad altezza diversa accompagneranno i percorsi, tagliate da un canale d’acqua che scenderà lentamente fino alla vasca principale.

IL GIARDINO MINERALE

La parte successiva prevede la parziale demolizione della pavimentazione, di modo da consentire che la vegetazione possa crescere liberamente: un “giardino minerale” che nel tempo si trasformerà in un’area sempre più verde. Passerelle pedonali ne permetteranno l’attraversamento collegandosi a piazze, due campi da bocce e colline artificiali.

I PARCHI

A sud di quest’area si apre una piazza da 6 mila metri quadrati che includerà un prato, aree pavimentate in gomma, campi sportivi e aree relax. Tra i magazzini 10 e 11 si svilupperà un’area tematica ispirata ai vicini musei, dedicata ad attività didattiche e di esplorazione. Nell’isolato tra i magazzini 7 e 8 tornano le colline artificiali di pendenza dolce, occasione di sdraio naturali. Il primo viale terminerà dunque nella “landa del sommaco”, tra i magazzini 2 e 2a, dove verranno inserite rocce e piante tipiche per riprodurre l’habitat del Carso.

L’ASSE BARCOLANO

La seconda sezione del parco è detta “Asse barcolano”, che si estenderà alle spalle dei bagni, tra il park di Barcola, la stazione Bovedo della cabinovia e la rotatoria. In questo tratto proseguiranno la pista pedonale e la ciclabile a doppio senso, fino ai campi sportivi: il percorso sarà immerso nel verde.

IL PROJECT FINANCING

I lavori del Parco lineare dovranno coesistere con altri importanti cantieri per la rinascita del Porto Vivo: dalla Cittadella dello Sport al Terrapieno di Barcola al Museo del Mare. «I lavori procedono da programma», commenta l’assessore con delega al Porto Vecchio Everest Bertoli, mettendo insieme i mattoncini di «un’opera di rigenerazione trigenerazionale senza precedenti». Manca adesso l’ultimo tassello dell’investitore pronto ad acquistare e riqualificare i magazzini dell’antico scalo: il soggetto è stato individuato. «Ho firmato la delibera», annuncia Bertoli, confermando che nelle prossime settimane arriverà in giunta il testo che dichiara la fattibilità del partenariato pubblico-privato. «L’accordo è scritto: siamo pronti a svelare nome e project». —

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