Appello degli studenti all’Ateneo di Trieste per l’adesione al Gay Pride 2019
TRIESTE Il Consiglio degli studenti dell’Università di Trieste sfilerà al Pride regionale dell’8 giugno. Inoltre, si è impegnato a richiedere il patrocinio dell’Università alla manifestazione e a pubblicizzare l’evento attraverso i suoi canali social, cercando di coinvolgere tutte le studentesse e tutti gli studenti dell’Ateneo.
Ciò è quanto è stato deciso nel corso dell’ultima seduta dell’organo universitario su mozione della lista Link-Trieste, la quale è stata votata all’unanimità dall’intera assemblea. «Non ci limiteremo a aderire e a sfilare, ma aiuteremo nell’organizzazione di un evento che è purtroppo ancora osteggiato da una parte della cittadinanza e da buona parte delle istituzioni locali e non solo», spiega Angelica Bufano, la rappresentante della lista Link-Trieste.
«Specialmente nell’ultimo periodo – prosegue Bufano –, in tutto il Paese si è venuto a creare un clima di astio e discriminazione nei confronti della comunità Lgbtqia+ che riteniamo inaccettabile e profondamente contrario ai valori di uguaglianza e rispetto su cui si basa la missione di un’istituzione quale la nostra Università».
Il rappresentante di “Studenti in movimento” (Sim), Emanuele Cristelli, spiega così l’adesione alla mozione: «Sim ha deciso di votare in maniera compatta a favore perché tra i nostri principi fondanti c’è quello di combattere le discriminazioni di genere». «Non vogliamo che il Consiglio degli studenti sia un attore politico che si oppone al Comune – precisa Cristelli –, ma abbiamo appoggiato la mozione perché va a confermare i principi sui quali si istituisce l’ateneo di Trieste».
«Sposiamo anche noi la causa del Pride e ci teniamo a tutelare tutta la comunità Lgbt. Abbiamo partecipato l’anno scorso a Udine e ora che arriva nella nostra città ci sentiamo in dovere di partecipare», dichiara Veronica Franco, la rappresentante della Lista Autonomamente.
Durante lo stesso Consiglio degli studenti, la lista Autonomamente ha poi presentato un’altra mozione sullo stesso tema che prevede l’istituzione delle cosiddette “carriere alias”. Esse sono delle identità provvisorie che possono essere richieste da tutte le studentesse e tutti gli studenti che si trovano in una fase di transizione di genere, già presenti in diverse università italiane tra cui quella di Udine.
Nel concreto, si tratta di un duplicato della carta dello studente che può essere utilizzato in tutte quelle occasioni in cui è richiesta l’esibizione del proprio tesserino di riconoscimento, come ad esempio per sostenere gli esami, in mensa, nelle biblioteche e così via. «Si evitano in questo modo spiacevoli ed imbarazzanti situazioni che possono portare, nel peggiore dei casi, all’abbandono degli studi», spiega ancora Veronica Franco.
«Dall’Ufficio affari generali della didattica e del diritto allo studio mi è stato riferito che l’opzione per le carriere alias è già presente su Esse3 – racconta Franco –, ma il nostro Ateneo non ha ancora attivato questa opzione in quanto nessuna studentessa o studente ne ha fatto richiesta. Tuttavia – sottolinea infine la rappresentante della Lista Autonomamente –, voglio ricordare che sul sito del nostro Ateneo non è presente alcun riferimento alle carriere alias quindi, probabilmente, alcune studentesse e alcuni studenti che avrebbero potuto beneficiare di tali carriere, di fatto non sono nemmeno a conoscenza di questa possibilità». —
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