Appalto nei musei civici Usb vicina allo sciopero «Lavoratori sfruttati»

Sciopero sfiorato nei musei comunali. Ieri Usb Lavoro Privato aveva proclamato a partire de oggi una protesta ad oltranza, con modalità di sciopero a scacchiera, e annunciato un presidio pubblico...
Lasorte Trieste 03/02/17 - Redaelli, Sindacalista Colautti
Lasorte Trieste 03/02/17 - Redaelli, Sindacalista Colautti

Sciopero sfiorato nei musei comunali. Ieri Usb Lavoro Privato aveva proclamato a partire de oggi una protesta ad oltranza, con modalità di sciopero a scacchiera, e annunciato un presidio pubblico davanti al Museo di arte orientale a partire dalle 10 di domani. Lo sciopero è stato ritirato dopo che il Comune ha convocato un incontro con sigla e azienda. Resta invece il presidio.

La ragione della protesta sta nelle condizioni di lavoro della trentina di lavoratori dell’appalto in mano alla società Euro&Promos: «Personale precario, sottopagato e preso a insulti», dice l’Usb. Scrive il sindacato: «Nei musei comunali di Trieste, nello specifico il museo di storia naturale, il museo di arte orientale o il museo De Henriquez, ma non solo, vi sono delle situazioni lavorative che possono solo che essere definite sfruttamento». Dice il segretario Sasha Colautti: «I contratti dei lavoratori sono in scadenza a fine mese. Noi abbiamo chiesto un incontro con l’azienda che però ha fissato la data attorno al 9 di novembre, come a irriderci». L’Usb copre circa la metà dei dipendenti coinvolti dall’appalto.

Scrive la sigla nel comunicato: «È necessario che si apra una discussione immediata sul tema del rinnovo dei contratti, sulle paghe di queste persone (5 euro all’ora), sulle loro condizioni sia lavorative che contrattuali, sull’organizzazione degli orari e soprattutto sul trattamento autoritario che queste lavoratrici e lavoratori subiscono nella quotidianità. Se ci sono dei “Kapò” e non dei responsabili, queste persone vanno rimosse dal proprio ruolo, subito». A tal fine il sindacato richiede con forza l’intervento del Comune per avere «garanzia della stabilizzazione del personale proveniente da appalti precedenti ed il rinnovo dei contratti». Il Comune ha risposto convocando un incontro con il sindacato e l’azienda per il 30 novembre.

L’Usb precisa infine, contrariamente a quanto scritto nell’edizione di ieri, che la sua sigla e non l’Ugl ha partecipato alle trattative al Mise che hanno portato alle stabilizzazioni di Flextronics. —

G.TOM.

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