«Appalti a una ditta senza titoli» Nuovo esposto contro Picchione»

Assocostruttori pronta a inviare un’altra segnalazione all’Anticorruzione: «La soprintendente firmò due verbali di affidamento alla Lepsa quando l’impresa risultava non possedere le attestazioni Soa»
Di Piero Rauber

C’era una volta il principio di rotazione tra le imprese da ingaggiare in caso di bisogno, di cui le viene eccepita l’inosservanza per aver coinvolto quattro volte su quattro un’unica ditta, la Lepsa Srl di Roma. E c’erano una volta anche i cosiddetti verbali di “somma urgenza”, redatti proprio in occasione di quei quattro affidamenti alla Lepsa, dopo i quali le vengono obiettati degli iter rivelatisi talvolta non altrettanto sbrigativi, non al punto da giustificare la “somma urgenza”. Adesso, al carico delle contestazioni dirette a Maria Giulia Picchione, l’Assocostruttori ne aggiunge un’altra, particolarmente pesante: quella cioè d’aver affidato almeno due dei quattro interventi in questione - uno dei due lotti per la Cinta muraria di Palmanova e Palazzo Clabassi di Udine, entrambi nel dicembre del 2012 - alla Lepsa quando questa non era però coperta dalle attestazioni Soa (ovvero le certificazioni dell’ex Albo nazionale costruttori): di avere insomma assegnato dei lavori a un’impresa senza patente. «E non cambia se, a posteriori, la Lepsa ha vinto un ricorso al Tar del Lazio che le ha fatto recuperare le attestazioni Soa di cui era rimasta scoperta, resta il fatto che la soprintendente per i Beni architettonici e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia ha firmato due verbali di affidamento a una ditta che, nel momento in cui venivano firmati, risultava non essere in possesso di quelle attestazioni», osserva Valerio Pontarolo, presidente regionale dell’Ance, il quale annuncia che, in settimana, partirà «una nuova segnalazione all’Autorità nazionale Anticorruzione».

Si tiene volutamente generico, Pontarolo, a proposito del giorno in cui l’Ance spedirà il suo incartamento all’Anticorruzione, che diventerà tecnicamente un’integrazione al primo esposto in seguito al quale la stessa Authority nazionale ha aperto un’indagine. Proprio per domani pomeriggio a Udine, e proprio a Palazzo Clabassi, sede friulana della Soprintendenza, è previsto in effetti l’accesso agli atti che mancava, quello riguardante Casa Bertoli ad Aquileia, reclamato dall’Assocostruttori in base alla legge del ’90 sulla trasparenza della pubblica amministrazione. Non è escluso che l’Ance opti per aspettare di vedere pure quelle carte per poi inviare eventualmente una segnalazione con osservazioni pure su Aquileia, giacché - aggiunge Pontarolo - «salta agli occhi che la “somma urgenza” è stata dichiarata a dicembre mentre dal cartellone risulterebbe che i lavori sono stati avviati a maggio, cinque mesi dopo».

Tornando alle attestazioni Soa, «certificati necessari per lavori di importo superiore a 150mila euro», l’Ance - dopo un’esame dei documenti con l’avvocato Gianni Zgagliardich - è giunta appunto alla conclusione che «due affidamenti su quattro sono certamente avvenuti in carenza di certificato Soa» oltre che senza «specifica qualifica Og2» per «lavori di restauro per beni vincolati e Os25» per «scavi archeologici». Uno riguardava come detto la «Cinta muraria» di Palmanova, il cui «verbale di somma urgenza è di data 4 dicembre 2012» per complessivi «342mila euro» più Iva. L’altro porta quindi a «Palazzo Clabassi», come da «verbale di somma urgenza di data 14 dicembre 2012» per «240mila euro» più Iva. «Risulta - osserva Pontarolo - che dal 25 novembre 2012 era però scaduto il certificato dell Lepsa e non era stata svolta la verifica triennale»: tale patente sarebbe stata recuperata dalla Srl di Roma «non prima del 19 aprile 2013». C’è una terza posizione su cui l’Ance sta verificando eventuali “buchi” di patente. È il secondo intervento a Palmanova, che si basa su un «verbale di somma urgenza di data 19 dicembre 2013» per «222mila euro» più Iva. «A tale data - chiude Pontarolo - non è chiaro se fosse o meno presente la qualifica Og2 nel certificato Soa, in quanto il ricorso al Tar è stato notificato il 22 giugno 2013 ma la sentenza reca la data del 21 febbraio 2014. Il fatto è che il certificato Soa reca a sua volta la data dell’ottenimento delle categorie Og2 e Os25 al 31 luglio 2013».

@PierRaub

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