Aperture e orari extra al mercato di Ponterosso

Un’ordinanza del Comune prolunga l’attività dalle 7 alle 15, lunedì compreso Il sabato e a dicembre si lavora fino alle 19. Qualche espositore resta perplesso
Il mercato in piazza Sant'Antonio (Bruni)
Il mercato in piazza Sant'Antonio (Bruni)

TRIESTE Lo storico mercato di Ponterosso si allunga. Non nella sua struttura o nel numero degli espositori, bensì negli orari e nelle giornate di apertura al pubblico. Attraverso un’apposita ordinanza, il Comune di Trieste ha accolto le richieste giunte dalla maggioranza degli operatori (13 su una ventina in totale), di un mercato che ormai da quasi un anno e mezzo è ospitato in piazza Sant’Antonio, dopo lo spostamento (temporaneo) dovuto ai lavori di riqualificazione nell'area di Ponterosso.

Nello specifico, sarà innanzitutto ampliato l’orario giornaliero, che andrà dalle 7 alle 15 (fino a oggi l’apertura era fissata dalle 7 e 30 alle 14). In seconda battuta, da luglio fino al 30 novembre ci sarà l’apertura prolungata al sabato fino alle 19, mentre il mercato sarà operativo in via straordinaria, sempre nel medesimo periodo, anche nella giornata del lunedì, con orario fino alle 15 (la settimana di apertura era finora programmata dal martedì al sabato).

Le novità però non finiscono qui. È stata infatti prevista un’apertura straordinaria anche nella giornata di martedì 1° novembre con orario 7-15, mentre per tutto il mese di dicembre (dal 1° al 31), in concomitanza con le festività natalizie e di fine anno, il mercato sarà aperto tutti giorni con orario “extralarge” dalle 7 alle 19.

«L’obiettivo è quello di venire incontro alle esigenze di chi vuole lavorare - ha affermato l’assessore comunale al Commercio, Lorenzo Giorgi, in una conferenza stampa alla presenza del capogruppo forzista in Consiglio comunale Piero Camber -. La nostra idea è quella di sostenere in tutti i modi il commercio triestino. Nel caso specifico, diamo la possibilità agli operatori del mercato di lavorare di più, nelle condizioni migliori possibili e senza passare per i paletti della burocrazia. Questa zona, insieme ad altre aree della città, anche periferiche, deve diventare il vero centro commerciale di Trieste».

Una decisione che trova l’apprezzamento degli operatori. «In questo modo abbiamo la possibilità di lavorare di più e di recuperare economicamente quello che inevitabilmente è stato perso con il trasferimento della sede - spiega Salvatore, del banco di frutta e verdura -. Un’opportunità che viene incontro alle nostre esigenze e anche a quelle dei clienti». Pensieri condivisi da Luciana: «È una decisione importante e che ci aiuta molto. In particolare tenere aperto nella giornata del lunedì significa dare continuità alla settimana e poi allungare l’orario consente a chi finisce di lavorare di venire da noi a fare la spesa».

L’iniziativa, però, non convince tutti: «È una possibilità che personalmente non mi interessa - afferma Sandra -. I miei clienti ormai si sono abituati all’orario consueto e poi avendo una azienda familiare mi sarebbe in ogni caso impossibile riuscire a coprire fasce orarie così ampie». Sulla stessa lunghezza d’onda un’altra storica operatrice del banco di fiori: «Le persone hanno fatto ormai l’abitudine alle finestre abituali di apertura e dopo una certa ora qui non passa più nessuno». Favorevole all’idea Wanda, per la quale però «molto dipende dal tipo di merce che viene venduta».

Ma quale sarà il futuro del mercato? Tornerà in piazza Ponterosso o resterà nella cornice attuale? «Sarà una decisione che prenderemo tutti insieme nell’ottica del dialogo e della condivisione - conclude Giorgi -. Di sicuro l’idea è quella di realizzare una serie di strutture tutte uguali, più solide e gradevoli, per rendere il mercato maggiormente identificabile e attrattivo».

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