Apertura in sordina per il nuovo Despar di piazza Unità
Senza un’inaugurazione in pompa magna, ma solo alla presenza di un ristretto gruppo di autorità, ha aperto ieri mattina il nuovo Despar di piazza Unità. Qualcuno ha ipotizzato sia stata una scelta dettata dal timore di possibili iniziative di protesta viste la raccolta firme contro questo nuovo esercizio e le contrarietà espresse da centinaia di cittadini. Ma Arcangelo Francesco Montalvo, amministratore delegato di Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar, precisa: «È un punto vendita di ridotte dimensioni, non volevamo si creasse troppa confusione. Noi operiamo in maniera discreta, non abbiano bisogno di suonare le trombe, e siamo certi che per l’ubicazione e le caratteristiche questo punto vendita avrà il successo che si merita».
«Siamo presenti da 50 anni a Trieste – sottolinea Rudolf Staudinger, presidente di Aspiag Service – e questa è una delle piazze più belle d’Italia. Per noi è una magia aver potuto aprire qui».
Ieri mattina, alle 9.30, il market è stato finalmente aperto al pubblico, che si imbatteva quasi casualmente in quelle porte aperte. Poche ore più tardi il negozio aveva già iniziato ad attrarre centinaia di clienti e di curiosi. Di certo, chi si aspettava un supermercato chiassoso, spartano e con i carrelli è rimasto deluso. Perché già dall’esterno quel nuovo esercizio, se non fosse per il marchio Despar riportato sulle tendine, sembra tutto tranne che un supermercato. Elegante, dai colori delicati, la luce calda e una quantità di prodotti che sembra impossibile che gli addetti – 9 i dipendenti – siano riusciti a sistemare in quei 100 mq.
Ma gli investimenti di Aspiag Service-Despar su Trieste non finiscono in piazza Unità. Sono al vaglio altri progetti. Il primo a concretizzarsi sarà quello che vedrà la luce entro i primi mesi del 2020 nell’area dell’ex Maddalena, dove aprirà un Eurospar simile a quello appena inaugurato in via Flavia. La nuova apertura di ieri è stata l’occasione per consegnare al governatore Fedriga i 130 mila euro che il gruppo ha raccolto grazie alle donazioni dei clienti per il progetto “Ripartiamo da qui” a favore dei territori montani devastati dal maltempo. –
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