Aperto “Pinocchio”, primo asilo italiano nella città di Zara
ZARA. Finalmente, è il caso di dirlo. Dopo un decennale impegno, anzi dopo una battaglia, la città di Zara ha un’istituzione prescolare italiana, la prima in Dalmazia da più di 60 anni a questa parte. È l’asilo italiano “Pinocchio”, inaugurato ufficialmente ieri alla presenza, del viceministro degli Affari Esteri, Marta Dassù, del sottosgretario al ministero croato della Scienza, Istruzione e Sport, Sabina Glasovac, e del ministro plenipotenziario Francesco Saverio De Luigi, presidente del Comitato di coordinamento per la minoranza in Croazia e Slovenia.
A conferma dell’importanza dell’evento la partecipazione dell’ambasciatore d’Italia a Zagabria e del console generale a Fiume, Emanuela D’Alessandro e Renato Cianfarani, dei massimi esponenti dell’Unione italiana e dell’Upt, del mondo degli esuli, della Regione Veneto, della Città e Regione di Zara. Ospiti importanti, che hanno voluto essere presenti alla cerimonia solenne, commovente in alcuni passaggi, nè poteva essere diversamente. Fortemente voluta dalla nostra Comunità nazionale, la scuola materna di Zara ospita 25 bambini che giocano, parlano e vengono istruiti in lingua italiana. Nel suo intervento, il viceministro degli Esteri, Marta Dassù, ha rilevato come “Pinocchio” sia uno strumento che tutela i diritti, la memoria e i simboli della storia di Zara, di una città che in passato ha conosciuto uno stravolgimento etnico, alla pari (o anche peggio) del destino riservato ad altre città dell’Adriatico orientale.
“Pinocchio”, primo asilo privato fondato dalla nostra minoranza, è ora realtà dopo anni di sforzi, quasi sempre frustrati da problemi di natura politica. Lo ha sottolineato pure il presidente dell’Unione italiana, Furio Radin: «Non è stato facile realizzare questo progetto ma ora abbiamo una splendida struttura che avremmo voluto fosse pubblica, ma che per il momento è privata. Zara merita l’asilo infantile italiano, anzi merita molto di più per la sua storia che è stata italiana e in cui la lingua di Dante non può, non deve essere considerata straniera». Prima dell’ inaugurazione, l’alta rappresentanza ospite è stata ricevuta da Rina Villani, presidente della Comunità degli Italiani di Zara, che conta più di 200 iscritti.
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