Anziano salvato in extremis dall’Isonzo

Era a terra, privo di conoscenza, lungo le rive del fiume. Rischiava di essere travolto dalle acque impetuose
FERRO - pompieri al basso isonzo
FERRO - pompieri al basso isonzo

GORIZIA Soccorrono in extremis sulle rive dell’Isonzo un anziano che rischiava di essere travolto dall’acqua gelida. Ma, alla fine, riescono a portarlo in salvo senza conseguenze.

È la disavventura capitata a quattro carabinieri che, nel pomeriggio del 5 dicembre, sono stati coinvolti nelle ricerche di un anziano (non sono state fornite né le generalità, né le iniziali) che non aveva fatto rientro a casa.

Nel tardo pomeriggio di mercoledì è giunta alla centrale operativa dei carabinieri di Gorizia la segnalazione della scomparsa di un uomo che, un paio d’ore prima, era andato lungo l’Isonzo per tagliare legna e aveva fatto perdere le proprie tracce.

Immediatamente, senza attendere la formalizzazione della denuncia di scomparsa, sono state allertate le pattuglie che perlustravano Gorizia e dintorni e avviate le ricerche, segnalando l’accaduto anche ai vigili del fuoco, alla Protezione civile e agli altri enti coinvolti nel “Protocollo di ricerca delle persone scomparse”.

I militari del nucleo radiomobile hanno raggiunto così via Brigata Cuneo e, assieme al figlio dell’anziano, carabiniere in congedo, e a un altro graduato dell’Arma non più in servizio, si sono messi alla ricerca dello scomparso pattugliando a piedi la passerella pedonale sull’Isonzo e la riva sinistra, nel quartiere di Piedimonte. Dopo circa un’ora dall’allarme, quando ormai il sole era già calato da un’ora e l’oscurità e il terreno impervio e viscido per l’umidità rendevano complesse le ricerche, ecco che, risalendo la sponda occidentale del fiume a valle della passerella, puntando da vicino le torce sui basamenti delle vasche che si trovano sotto il ponte pedonale, i carabinieri hanno individuato la sagoma dell’uomo, distesa a terra priva di sensi. I due carabinieri del nucleo radiomobile, assieme ai due colleghi in congedo, hanno subito raggiunto il malcapitato, che presentava una vasta ferita al capo ed era in stato di incoscienza, riverso sulla sponda della vasca a valle, lambito dall’acqua gelida del fiume. Subito sono stati allertati i pompieri che stavano pattugliando la stessa sponda del fiume più a valle e il 118.

Nel frattempo, all’improvviso, le acque del fiume hanno iniziato a scorrere più impetuosamente e a innalzarsi, verosimilmente perché alla centrale di Salcano erano state aperte le chiuse, per cui i militari si sono trovati costretti a dover sollevare l’anziano da terra perché non venisse trascinato via dalla corrente e, una volta giunto il personale del 118, aiutati da questi e dai vigili del fuoco, l’hanno imbragato sulla lettiga e lentamente (e con estrema difficoltà) l’hanno trasportato a spalla lungo il greto del fiume. Il rintraccio è stato provvidenziale per sottrarre l’anziano alla corrente. L’uomo, presumibilmente vittima di un malore, è stato immediatamente trasportato con l’ambulanza al San Giovanni di Dio, dove ancora si trova tuttora in prognosi riservata. —


 

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