Anziani positivi negli ospizi di Trieste: oggi la decisione sui trasferimenti

Accelerazione dettata dal pressing dei Nas dopo le indagini della Procura. Resta in piedi l’ipotesi della nave-ospedale

TRIESTE L’unica cosa su cui c’è certezza è che il trasferimento degli anziani positivi al coronavirus fuori dalle case di riposo triestine non possa più aspettare. La Regione lo sa, ma vuole condividere decisioni e responsabilità, che si tratti di nave ospedale o strutture residenziali alternative. Per questo la giunta Fedriga ha chiesto alla Prefettura di convocare per oggi il Comitato provinciale di emergenza, che dovrebbe esprimersi oggi stesso sulla strategia da mettere in campo per fronteggiare l’emergenza in atto negli ospizi della città.

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L'evacuazione degli ospiti alla casa di riposo La Primula (Lasorte)


Il tavolo sarò presieduto dal prefetto Valerio Valenti, alla presenza del governatore Massimiliano Fedriga, dell’assessore alla Salute Riccardo Riccardi, del direttore generale dell’Azienda sanitaria Antonio Poggiana e del sindaco Roberto Dipiazza. La richiesta di convocazione è stata formalizzata ieri: «All'ordine del giorno – recita una nota dell’esecutivo regionale – l'esame delle azioni ritenute necessarie dall’Asugi per la gestione dell'emergenza Covid-19, anche a seguito delle ultime indicazioni pervenute alla stessa Asugi dalle autorità competenti».

Coronavirus, Trieste piange altri sette morti. La nave-ospedale resta in stand-by
Personale sanitarrio al lavoro nel reparto di terapia subintensiva Covid-19 dll’ospedale di Cremona durante l’emergenza epidemia coronavirus Covid-19, Cremona 23 Aprile 2020. Ansa/Matteo Corner


Il riferimento è volutamente vago, ma da quanto trapela si tratta della richiesta del Nas dei Carabinieri di svuotare in tempi brevissimi le case di riposo promiscue dove si trovano ospiti affetti dal coronavirus. Dopo le indagini della Procura di Trieste sulla residenza La Primula e il decesso di un uomo che abitava nello stesso stabile, il Nas ritiene non più rinviabile la presenza nei condomini di residenze infette. Il trasferimento richiede un grosso sforzo organizzativo: la campagna di tamponi a tappeto avviata da Asugi su 65 strutture promiscue ha visto infatti per ora l’ufficializzazione del risultato dei primi novecento test (su circa tremila previsti), con trecento ospiti positivi in venti strutture.

Test a tappeto su anziani e operatori in 60 case di riposo condominiali a Trieste
I medici militari effettuano le visite nelle case di riposo per gli anziani a Sassari, 13 aprile 2020. ANSA/GIAN MARIO SIAS


«Abbiamo chiesto al Prefetto – spiega Riccardi – di convocare il Comitato ed è probabile che domani (oggi, ndr) arrivi la decisione, intanto sulle strutture promiscue che non garantiscono l’isolamento degli ospiti. Parliamo di un migliaio di posti letto, ma le persone interessate sono fra duecento e trecento positivi. Fra questi riscontriamo condizioni diverse: positivi incerti, in pieno decorso e in via di guarigione. L’Azienda sanitaria presenterà il suo piano».

Case di riposo isontine, sono 25 gli operatori risultati positivi al Covid
Bumbaca Gorizia 24.04.2020 Ospedale, reparto neurologia © Foto Pierluigi Bumbaca


La linea è evitare di appoggiarsi agli ospedali, anche per garantire un graduale ritorno alle attività ordinarie sospese da due mesi. Si cercherà di alleggerire anche le attuali presenze alla Salus e al Sanatorio triestino, realtà del privato accreditato che si sono offerte di ospitare ammalati di Covid-19 ma che stanno evidentemente chiedendo di tornare alla normalità. Riccardi e il direttore dell’Asugi Antonio Poggiana hanno ormai in mano la disponibilità di Grandi navi veloci a trasferire il traghetto ormeggiato a Napoli e hanno già scelto la rsa Mademar per ospitare un’ottantina di anziani positivi.

Bisognerà dunque capire se il tavolo convergerà definitivamente sull’idea di nave ospedale, che da una settimana attende il via dopo l’annuncio della giunta e dopo il confronto con gli albergatori conclusosi in un nulla di fatto. E resta in piedi anche l’ipotesi dei padiglioni del Molo IV. Riccardi tiene le carte coperte: «Ci sono un paio di ipotesi allo studio. Di certo non potremo avere molte strutture, perché creerebbe problemi organizzativi. Meglio concentrarsi su 3-4 sedi, capaci di garantire la sicurezza dei percorsi e la salute degli operatori».

In attesa che siano scelti i luoghi di assistenza, l’Azienda sanitaria ha diramato un bando ad hoc per l’assunzione temporanea di infermieri e oss che ci lavoreranno. L’avviso pubblico riguarda l’attivazione di «168 letti in 6-8 settimane» per un trimestre, con successive proroghe di mese in mese.

L’Asugi conta di attivare i primi 56 posti entro il 28 aprile, altri 52 entro il 14 maggio e ulteriori 60 entro il 31 maggio. Il bando è rivolto ad agenzie interinali e cooperative che fornirebbero il personale con chiamata diretta: il soggetto individuato dovrebbe essere la coop veneta Arkesis.

La giornata di ieri si chiude con dati favorevoli, anche se l’attività di analisi tende sempre a calare nei fine settimana. I positivi accertati in regione da inizio epidemia sono ormai 2.917, con un incremento di 14 unità: 1.181 a Trieste (+4), 938 a Udine (+1), 621 a Pordenone (+8) e 175 a Gorizia (+1). Si registrano due decessi in più, che portano a 266 il numero complessivo di morti da Covid-19: 136 le persone scomparse a Trieste, 68 a Udine (+1), 58 a Pordenone (+1) e 4 a Gorizia. Calano ancora i ricoverati in terapia intensiva, che sono 13 (-2), mentre sono 129 le persone ospitate in altri reparti (+5) e in isolamento domiciliare si trovano 1.106 pazienti. I totalmente guariti sono infine 1.257 e i clinicamente guariti (cioè senza sintomi ma ancora positivi al tampone) sono 148.

Trieste non registra nuovi decessi e migliora anche il dato basato sulla scansione settimanale. Nei sette giorni appena conclusi, il capoluogo regionale registra infatti 69 nuovi positivi contro i 229 della settimana precedente, ma sono molti i tamponi effettuati nelle case di riposo che attendono ancora di essere analizzati. —




 

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