
Anziana uccisa in via delle Beccherie: indagata per omicidio volontario una 58enne triestina
Convalidato il fermo per la donna condotta in carcere dopo l’interrogatorio
Per una donna triestina di 58 anni, P.E. le sue iniziali, è stato disposto il fermo per indiziato di delitto per il reato di omicidio volontario.
La donna è accusata di aver ucciso Isabella Tregnaghi, 89 anni: le avrebbe tagliato la gola nella casa di quest’ultima, in via delle Beccherie a Trieste.
L’interrogatorio
La convalida del fermo è stata decisa al termine dell’interrogatorio condotto dal Procuratore facenti funzioni della Procura della Repubblica di Trieste, Federico Frezza, e dei sostituti incaricati delle indagini, Ilaria Iozzi e Andrea La Ganga.
Dopo le formalità di rito, la donna è stata condotta presso la casa Circondariale di Trieste in attesa dell’udienza di convalida.

L’allarme
A dare l'allarme è stata la figlia che da remoto, attraverso il sistema del salvavita, ha visto la madre esanime e l'appartamento in condizioni anomale collegandosi alle telecamere installate nell'appartamento dell'anziana.
La figlia, che abita a Roma, ha chiamato subito i soccorsi e ha preso, insieme al marito, il primo volo utile per raggiungere Trieste.
L’intervento
Sul posto, oltre ai Carabinieri, anche la Scientifica e i Vigili del fuoco. È intervenuto anche il 118 con un’ambulanza e un’automedica, anche se purtroppo all’arrivo dei sanitari non c’era più niente da fare: il corpo della donna era già esamine.
Tutto ha ben presto fatto pensare che la ferita alla gola fosse stata inferta da un’altra persona e che l’anziana fosse stata uccisa.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trieste, oltre ad eseguire i rilievi del caso, hanno provveduto ad escutere vicini di casa e familiari, al fine di acquisire informazioni utili alle indagini.
L’intuito investigativo e la conoscenza del territorio dei Carabinieri, corroborato dal supporto delle telecamere interne all’abitazione, hanno permesso di identificare e rintracciare una donna che è stata fermata in via Bramante mentre tentava di scappare in auto, una Fiat Panda di colore bianco.

Il fermo
L’intuito investigativo e la conoscenza del territorio dei militari dell’Arma, corroborato dal supporto delle telecamere interne all’abitazione, hanno permesso di identificare e rintracciare la donna che è stata fermata, come ha specificato una nota dei Carabinieri diramata nel tardo pomeriggio.

La triestina sospettata è stata fermata in via Bramante, la strada che collega San Giusto con san Giacomo, mentre tentava di scappare in auto, una Fiat Panda di colore bianco.
Diverse auto civetta dei carabinieri hanno accerchiato la sua vettura mentre si è fermata al semaforo, in attesa che scattasse il verde.
I militari in borghese le hanno puntato le pistole e l’hanno costretta a scendere. Così hanno roferito alcuni testimoni oculari. La donna non ha opposto resistenza.

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