Anziana uccisa in casa a Trieste, numerose le tracce lasciate dai ladri

I malviventi hanno lasciato moltissime tracce del proprio passaggio nella villetta di Bruna Cermelli, l’anziana disabile di 76 anni trovata cadavere. Sono i segni in grado di raccontare quello che è successo mercoledì sera nella villetta isolata di Strada per Longera 193. E sono i segni su cui puntano i carabinieri per tracciare la ricostruzione precisa di quanto accaduto. Le tracce si troverebbero sullo sportellino della cassaforte sui cui sono state trovate tracce di effrazione, nella camera da letto e anche in altre stanze.
Tra domani e mercoledì i carabinieri del Ris scesi in campo su incarico del pm Massimo De Bortoli effettueranno un approfondito sopralluogo. Cercheranno con le più moderne tecnologie di far “parlare” quelle impronte ricostruendo così passo dopo passo gli spostamenti dei banditi all’interno della casa, che ha una superficie di una cinquantina di metri quadrati. I militari del Ris utilizzeranno anche la tecnica del luminol per evidenziare eventuali tracce di liquidi organici e anche le impronte lasciate lasciate dalle scarpe dei malviventi che in quei minuti drammatici hanno calcato il pavimento della villetta. Un lavoro delicato e molto complesso. I cui risultati, sul piano tecnico, potranno arrivare solo tra qualche settimana, quando - è questa la speranza degli inquirenti - almeno a qualcuna di quelle tracce sarà stato fatto corrispondere un nome o quantomeno un codice genetico compatibile con quelli custoditi nella banca dati delle forze dell’ordine.
Oggi intanto il medico legale Fulvio Costantinides dovrebbe effettuare l’autopsia sul corpo dell’anziana. Grande attenzione sarà naturalmente dedicata al trauma trovato sul capo e alla lesione al collo. Anche questi elementi dovrebbero “parlare” e raccontare agli investigatori la dinamica della caduta della donna, oltre a spiegarne tecnicamente le cause della morte.
Il pm De Bortoli intanto ha disposto una serie di accertamenti tossicologici affidandoli a un’esperta. Una delle ipotesi su cui si lavora è infatti che i malviventi, entrati nella villetta per rubare e forzare la cassaforte, si siano visti scoperti dall’anziana: a questo punto potrebbero averle spruzzato contro una sostanza tossica - verosimilmente un sedativo - forse utilizzando una bomboletta spray. Così la donna, che peraltro aveva gravi difficoltà di movimento, potrebbe essere rovinata sul pavimento battendo il capo e procurandosi la lesione al collo. I malviventi, comunque spaventati per il tentato furto finito male - ipotesi che resta quella cui si lavora - sono fuggiti attraversando una vicina proprietà. Anche nella fuga avrebbero lasciato tracce, sia all’interno che all’esterno della casa.
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