Anziana raggirata a San Pier d’Isonzo, spariti 7 mila euro in contanti
La donna di 82 anni ha consegnato denaro e gioielli a un finto medico che sosteneva di avere in cura il figlio. «È in fin di vita»

Ancora un’anziana truffata, ancora una nonna vulnerabile, aggredita nei suoi affetti, persuasa via telefono a consegnare le proprie disponibilità economiche, allo scopo di soccorrere un parente in difficoltà, praticamente moribondo.
È accaduto un paio di giorni fa a San Pier d’Isonzo, dove una donna di 82 anni, raggirata da ignoti malviventi, ha perso circa 7 mila euro in contanti che custodiva nella propria abitazione e diversi monili in oro, il cui valore complessivo è ancora oggetto di quantificazione. Sul caso è stata sporta una denuncia ai carabinieri del paese, che hanno avviato l’attività investigativa.
Le indagini sono attualmente in corso, per risalire all’identità dei truffatori. I militari, a fronte di sempre più frequenti tentativi di raggiro telefonico nel mandamento, ma non solo, invitano i cittadini, davanti a casi sospetti o comunque anomali, a chiamare il numero di emergenza 112 per verificare ed eventualmente segnalare le circostanze. Questo perché mai, un carabiniere, un poliziotto o un finanziere, vengono a casa di qualcuno per prendere dei soldi al fine di curare un proprio familiare o accomodare gli esiti di un asserito incidente, nel trucchetto del finto avvocato che si prodigherebbe per presunti parenti in stato di arresto.
Particolarmente odioso, in quest’ultimo caso, la scusa adottata per prelevare i beni all’ignara 82enne. I truffatori hanno infatti “giocato” sulla paura di perdere un figlio, l’affetto più caro. L’anziana, infatti, ha ricevuto la chiamata sul telefono fisso di casa. E dall’altro capo della cornetta qualcuno ha finto di essere un medico, riferendo che il figlio della donna aveva contratto un virus, versava in condizioni molto critiche, con febbre alta, praticamente in fin di vita. Addirittura intubato.
A corroborare la fittizia narrazione, l’impiego del nome preciso del figlio, intessendo il racconto di dettagli plausibili. Come il fatto che la nuora fosse prima al capezzale e per questo indisponibile e dopo impegnata a fare dei tamponi di accertamento, data la “pericolosità” del virus, possibile veicolo di contagio.
Non solo, per risultare ancor più veritieri e mandare l’anziana letteralmente in tilt, sotto il punto di vista emotivo, i truffatori hanno addirittura simulato la voce in agonia del figlio ricoverato all’ospedale. Sicché l’anziana, comprensibilmente presa dal panico, ha fatto pedissequamente quanto le avevano intimato. Ha consegnato a una complice, pronta al ritiro, tutto il denaro contante di cui disponeva in casa: una somma ragguardevole, 7 mila euro. E pure gli ori.
Pare che questa donna sia giunta, alla dimora dell’82enne, con una macchina di colore blu o azzurro. Si raccomanda pertanto agli anziani di prestare molta attenzione alle chiamate che ricevono a casa, specie se di questo tenore o magari connotate da altro canovaccio, per esempio quello del finto sinistro stradale. In ogni caso è sempre meglio verificare con le autorità preposte tutte le circostanze prima di consegnare a estranei somme, anche ingenti come in questo caso, di denaro
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