Anziana di nuovo infetta all’Itis di Trieste, negativi i tamponi sugli altri ospiti
TRIESTE All’Itis di Trieste, per il momento, possono tirare un sospiro di sollievo. Tutti i 59 ospiti del “Ciclamino”, il reparto che ospita l’anziana trovata nuovamente positiva al Sars-CoV-2 durante una visita al Pronto soccorso, sono risultati negativi al primo tampone. E stesso verdetto hanno dato anche le analisi eseguite sul personale che lavora al Ciclamino: gli 11 operatori testati finora si sono rivelati negativi. Gli accertamenti però non sono finiti. I tamponi ieri sono quindi proseguiti su altri 15 colleghi, in servizio nella stessa residenza; gli esiti, per loro, sono attesi questa mattina. E sempre oggi si continuerà con il tampone sugli ultimi 10 operatori ancora mancanti.
La risposta dovrebbe arrivare già nel corso della giornata. Le prime indicazioni insomma fanno ben sperare dopo la doccia fredda arrivata a poche ore dalla ripresa delle visite dei familiari degli ospiti dopo uno stop lungo tre mesi. Una batosta, quella dell’infezione bis riscontrata nell’anziana, che ha costretto l’istituto di via Pascoli a decretare un clamoroso ritorno al lockdown, intanto fino a domenica. Per il reparto Ciclamino comunque non è finita. C’è un altro round: tanto gli ospiti quanto i dipendenti della residenza hanno in programma il secondo test di controllo. Il cerchio dovrebbe chiudersi (con gli esiti definivi) lunedì.
Nel frattempo, come si apprende dall’Itis, i tamponi proseguono anche nelle altre residenze della struttura di via Pascoli; in questo caso sono test che vengono eseguiti nei confronti degli anziani con febbre causata dalle patologie di cui soffrono. Il lockdown, con il divieto totale delle visite, è confermato come detto almeno per altri 4 giorni. Una misura precauzionale stabilita dalla direzione dell’istituto non appena si è avuta notizia dell’infezione riscontrata nella anziana del Ciclamino. La paziente, portata al Pronto soccorso dopo un improvviso peggioramento delle proprie condizioni di salute (non dovute al Covid, ma alle sue patologie), è stata trovata positiva al virus. Circostanza, questa, che ha sorpreso un po’ tutti all’Itis: la donna era già stata contagiata nelle scorse settimane, ma poi era risultata guarita. I due tamponi consecutivi a cui l’Asugi l’aveva sottoposta il 9 e l’11 maggio, erano infatti risultati negativi. Non solo. Nelle settimane successive la persona non aveva neppure manifestato sintomi o condizioni di malessere. Poi la doccia fredda: la paziente ha nuovamente il virus. Non ci sono spiegazioni per il momento. Di qui la decisione di chiudere l’istituto presieduto da Aldo Pahor.
Allargando lo sguardo su tutta la regione, ieri sono stati riscontrati due nuovi casi di Covid-19, uno a Gorizia e uno a Udine. Le persone risultate positive virus (dall’inizio della pandemia) salgono a 3.299: 1.393 a Trieste, 994 a Udine (+1), 696 a Pordenone e 216 a Gorizia (+1) I pazienti attualmente positivi al Coronavirus, in Friuli Venezia Giulia, ammontano invece a 164, comunque una in meno rispetto alla giornata precedente. Il numero comprende gli ospedalizzati, i clinicamente guariti e chi è in isolamento domiciliare. Nel dettaglio, i totalmente guariti sono 2.792 (+3), i clinicamente guariti 65 e le persone in isolamento domiciliare 83. Al momento non si registrano più ammalati di Covid in terapia intensiva, mentre i ricoverati in altri reparti sono in tutto 16. Ieri non sono stati registrati decessi, che quindi restano fermi a 343: 196 a Trieste, 74 a Udine, 68 a Pordenone e 5 a Gorizia. Il report, come avviene quotidianamente dallo scoppio dell’emergenza, è stato comunicato dal vice presidente della Regione Fvg con delega alla Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi. —
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