Antonia Klugmann, piccoli cuochi crescono
Quando dieci anni orsono, ventiduenne, Antonia Klugmann decise di lasciare l’Università per intraprendere la professione di cuoco, i suoi genitori – il padre, il cardiologo Silvio Klugmann, ora primario di cardiologia al Niguarda di Milano, e la madre, docente di farmacologia all’ateneo triestino – rimasero allibiti e sconcertati. Ma poi scelsero di sostenere questa figlia “ribelle” con la passione per la cucina ereditata dal nonno materno, ma sollecitata anche da una insopprimibile esigenza di creatività. Antonia ha iniziato la gavetta come lavapiatti e cameriera in una buffetteria di Trieste, ove si distinse subito per le sue capacità, tanto che la titolare le affidò il compito di preparare i dolci, offrendole poco dopo la possibilità di entrare come stagista e poi apprendista in un nuovo ristorante a Corno di Rosazzo. Capace, grintosa, volitiva, la giovane Klugmann con l’appoggio dello chef di questo locale, è riuscita a fare due stage molto importanti: uno in Valpolicella dallo chef Barbieri, il secondo a Pieve d’Alpago dalla famiglia De Prà. Curriculum dunque, quanto mai significativo il suo, che dopo l’inattività di un anno dovuta a un incidente stradale, vede Antonia nel 2006, più energica che mai, prendere la decisione di aprire lei stessa un ristorante con il suo compagno Romano De Feo, a Pavia di Udine, l’”Antico Foledor conte Lovaria”. E qui, la nostra “protagonista” è rimasta in affitto sino l’anno scorso: già da tempo tuttavia, con il suo compagno aveva maturato la decisione di acquistare un rustico da ristrutturare, a Dolegna, nel cuore del Collio, in località Vencò. Rustico – il suo nome è “L’argine” – che sarà festosamente inaugurato fra breve.
All’attività di Antonia Klugmann, da subito sono andati numerosi e importanti riconoscimenti. Tante le recensioni. Ha partecipato a trasmissioni radiofoniche quali “Il Gastronauta” dello stesso Paolini, su Radio 24; e la seguitissima “Tornando a casa” su Radio 1. Nel 2009 Antonia ha vinto il premio “Giovane emergente dell’anno” per la guida del Touring, e nello stesso anno ha vinto il “Torneo dei giovani” della “Prova del Cuoco”. E non va dimenticato il premio “Innovazione” per il “Gambero Rosso”.
Ma quali sono le specialità, i piatti preferiti, le ricette particolari, fiori all’occhiello della cucina di Klugmann? «In questo momento, osserva, i piatti preferiti sono quelli di origine vegetale: ecco la polentina verde allo sclopit, viole di campo e semi di papavero, la rapa rossa, affumicata con parmigiano, aceto di lamponi e basilico, la crema di sedano verde dell’orto, porcini essiccati, sedano, cipollotto, acetosella e dragoncello, mentre la ricetta più recente è la lingua di manzo marinata ai fiori di sambuco e la melanzana.
Grazia Palmisano
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