Anticipato il ricalcolo dei vitalizi degli ex consiglieri Fvg
TRIESTE Il ricalcolo dei quasi 200 vitalizi degli ex consiglieri regionali decorrerà dal 1° luglio, quattro mesi prima del previsto.
Nel via libera all’unanimità della quinta commissione alla proposta di legge (in aula martedì 28 maggio) che introduce il sistema contributivo, i gruppi, con la soddisfazione manifestata via comunicato dal presidente della commissione, il leghista Diego Bernardis, condividono tra l’altro l’assegnazione della quota dell’assegno, dopo la morte dell’eletto con pensione pubblica, anche al figlio fino al ventiseiesimo anno, se studente di scuola media, professionale o universitario, e qualora titolare di reddito inferiore a quello fissato per le persone fisicamente a carico. Sono le due principali novità di ieri rispetto a un articolato che segue la linea concordata tra Stato e Regioni. Gli ex consiglieri del Friuli Venezia Giulia hanno tuttavia versato aliquote tra il 19% e il 23% per il vitalizio e dunque il passaggio al contributivo non sarà così doloroso. Sicuramente molto meno di quanto previsto nella tabella allegata alla legge e che penalizzerà gli ex di Regioni meno virtuose della nostra con tagli fino al 51% nel caso di oltre 8mila euro lordi mensili (cifra che nessuno incassa in Fvg) e differenze tra l’assegno attuale e quello ricalcolato superiori al 70%. Quel che è certo, oltre appunto al fatto che in Fvg non sarà un bagno di sangue per nessuno, è che gli ex non potranno guadagnare nemmeno un centesimo in più nel caso in cui il ricalcolo risultasse addirittura favorevole. I nuovi importi, peraltro, non sono ancora noti. La rimodulazione, che terrà conto di specifici moltiplicatori e coefficienti di trasformazione, nonché rivalutazioni sulla base degli indici Istat e di variazione dei prezzi al consumo (Foi), è infatti non semplicissima da applicare. Nei prossimi mesi è così probabile che vengano erogati ancora i vecchi importi, con il recupero pure del contributo di solidarietà attivato in era Serracchiani nel 2015 e prorogato sino al 30 maggio. Disposta però la decorrenza al 1 luglio, e non al 1 novembre come sembrava in un primo momento, gli ex consiglieri si vedranno poi trattenuto quanto eventualmente ricevuto in più rispetto alla cifra maturata con il calcolo contributivo.
Operazione da completare entro quattro mesi dall'entrata in vigore della legge pena una riduzione lineare del 20% dei trasferimenti erariali diversi da quelli destinati al finanziamento del Servizio sanitario, del Tpl e delle politiche sociali e per le non autosufficienze. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo