Antiche mura sotto Corte Sant’Ilario: il cantiere si ferma per accertamenti

Sembrava fosse una cinta medievale ma risale all’Ottocento. Non dovrebbero esserci ripercussioni sull’andamento lavori
Bumbaca Gorizia 15.10.2019 Muretto emerso durante lavori Corte S. Ilario © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 15.10.2019 Muretto emerso durante lavori Corte S. Ilario © Foto Pierluigi Bumbaca

Riemerge la Gorizia sotterranea. E il cantiere si ferma

GORIZIA È la Gorizia sotterranea che riemerge dal passato. Inattesa, per certi misteriosa. Un piacevole imprevisto, per i tanti cultori della storia della città. Forse un grattacapo, per l’ufficio tecnico comunale, anche se pare non sarà così.

Siamo nel cantiere di Corte Sant’Ilario, prospiciente al Duomo di Gorizia, a pochi passi dal Comando della Polizia locale. Scavando per il rifacimento della pavimentazione è emersa un’ampia porzione di mura. Immediatamente, i lavori sono stati sospesi in quell’area del cantiere, in attesa dei doverosi approfondimenti di natura archeologica e tecnica.

Corte Sant’Ilario e piazza San Rocco lavori al via ma l’incognita è il sottosuolo
Bumbaca Gorizia 29.04.2019 Piazza San Rocco © Fotografia di Pierluigi Bumbaca


In un primo momento, si temeva fossero i resti di una fortificazione medievale: e ciò avrebbe comportato uno stop prolungato ai lavori con conseguenze anche sulla chiusura del cantiere che deve avvenire obbligatoriamente entro una certa data del 2020, pena la perdita dei finanziamenti del Pisus.

Ma, pare che le cose non siano proprio così. A rimarcarlo il Comune stesso che fa sapere: «I muri ritrovati in Corte Sant’Ilario appartengono alla canonica precedente, presumibilmente del 1800. E una relazione è già stata inviata alla Soprintendenza ai beni artistici e architettonici che, fin da subito, è stata coinvolta nel ritrovamento. Ciò anche perché il cantiere, per contratto, ha “in dotazione” anche un archeologo sin dall’inizio dei lavori, che ha il compito di sovrintendere e controllare ogni fase riguardante gli interventi nel sottosuolo. Adesso, si attendono le conclusioni finali della Soprintendenza per poter riprendere i lavori. Nel frattempo, l’impresa sta operando un altre aree del cantiere».

Quindi, a sentire il Comune, i lavori non sono fermi, semplicemente riguardano le aree non interessate al ritrovamento. Il sindaco Rodolfo Ziberna è stato immediatamente avvisato della scoperta. «Mi hanno subito mandato anche le foto per avere anche coscienza visiva di ciò di cui stiamo parlando. In un primo momento - conferma il primo cittadino - pareva fossero resti medievali anche se ciò alimentava parecchie perplessità perché tali resti è impossibile trovarli così in basso, in quanto sono semmai caratteristici della città alta. Dovrebbero, pertanto, essere resti dell’Ottocento: quindi, tale ritrovamento non dovrebbe arrecare particolari problemi o, comunque, allungamenti della tempistica».

Chi si sta occupando dell’intervento di maquillage? Al lavoro è l’Associazione temporanea d’imprese (Ati) formata da Ici coop di Ronchi dei Legionari e “Deon” di Belluno che realizza anche gli attesi lavori di restyling della piazza di San Rocco, oggi ridotta a grigia distesa d’asfalto e a disordinato (e poco elegante) contenitori di automobili. L’Ati che si è aggiudicata l’appalto aveva presentato un ribasso pari al 5,23% sull’importo a basa d’asta di 2.037.176,92 euro, portando la spesa dei lavori a 1.930.632,57 cui andranno aggiunti 74.686,77 di oneri della sicurezza, per un totale 2.005.319,34 più Iva. Quindi, nessun ribasso anomalo come quelli che si erano riscontrati, in una prima fase, per il cantiere dell’ascensore al Castello. Prima dei lavori veri e propri di sistemazione delle piazze, sono intervenuti, come previsto, i tecnici per il rifacimento delle reti di gas e acqua con la chiusura prolungata, nelle scorse settimane, di via Marconi.

Ma come cambierà connotati piazza Duomo? Corte Sant’Ilario, in particolare, si trasformerà da area di sosta di automobili a zona in prevalenza pedonale, dove fermarsi piacevolmente. Il progetto prevede una ridefinizione completa della piazza in cui si inserirà un’area per i pedoni che si intreccerà con il sagrato esistente della chiesa, realizzato in lastre di pietra d’Aurisina. Mentre la piazza di San Rocco cambierà pure essa connotati con ampi spazi pedonali e l’utilizzo di materiali pregiati. —


 

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