Antica Diga, ci riprova un’altra società friulana

La D’Arcano Sviluppo Europa ha affittato lo stabilimento balneare alla Friulazeta: «Parecchi danni dal gelo di febbraio, ma cercheremo di riaprire a fine mese»
Foto BRUNI TRieste 06 08 2011 Apertura Antica Diga - detta L'isola di Trieste
Foto BRUNI TRieste 06 08 2011 Apertura Antica Diga - detta L'isola di Trieste

Arriva un altro gruppo friulano per tentare di far ripartire l’Antica Diga. È stato infatti siglato il contratto d’affitto che fa passare nelle mani della Friulazeta la gestione dello stabilimento balneare triestino. La D’Arcano Sviluppo Europa si fa per ora da parte e lascia a questa nuova società con sede a Mortegliano le redini della struttura. Società che con gli affitti incassati tenterà di risanare la situazione debitoria accumulata nei confronti di dipendenti e fornitori nel corso della passata stagione. Legale rappresentante della Friulazeta è Biancarosa Deana, titolare di uno studio di consulenza informatica, che si farà affiancare dal commercialista di Tarcento Lucio Agosti e da Antonio Pulin, titolare di un’agenzia di investigazioni e direttore sportivo di una società di pallacanestro.

«Faremo il possibile per avviare la Diga a fine maggio – spiega Deana, che ieri era a Trieste per visionare lo stabilimento e prendere accordi con alcuni collaboratori – causa il maltempo dello scorso febbraio la struttura ha subito parecchi danni. Apriremo non appena avremo portato a termine alcune riparazioni e perfezionamenti tecnici».

La volontà del nuovo gruppo è di mutare radicalmente il modo di gestire l’area. «Cambieremo tutto – sottolinea Agosti – ogni servizio dovrà funzionare nel migliore dei modi, dalle 9 del mattino a chiusura: nulla va lasciato al caso. Vogliamo fare bene perché è nostra intenzione, probabilmente già il prossimo anno, rilevare le società che hanno in mano le concessioni e la proprietà della struttura allestita sulla Diga». Secondo indiscrezioni servirebbero circa due milioni di euro per rilevare “La Diga-L’Isola di Trieste” dell’ex Sailing People, titolare di una concessione quarantennale rilasciata nel 2005 dall’Autorità portuale con un canone annuale di 15mila euro, e la D’Arcano Sviluppo Europa Srl che gestisce la parte commerciale della Diga, e che nel 2011 ha investito tre milioni per rimettere a nuovo lo stabilimento.

«Stiamo contattando i fornitori che operavano con la passata gestione sperando ci diano fiducia – dice Pulin come direttore organizzativo – i rappresentanti della società saranno sempre presenti per curare i rapporti con gli ospiti e con chi ci fornisce i servizi». È evidente che a molti fornitori converrà collaborare al funzionamento dell’attività visto che i soldi che la Friulazeta passerà alla D’Arcano Sviluppo Europa serviranno in parte anche a pagare le vecchie fatture non saldate. A breve partirà anche la selezione del personale. «Per ora assumeremo dieci camerieri – spiega Agosti – tutto il personale sarà di Trieste». La vecchia gestione si serviva di 47 dipendenti.

A portare la gente sulla Diga sarà sempre la motonave da 150 posti Araxi. Passaggio gratuito, così come l’accesso allo stabilimento. Resteranno a pagamento, senza particolari modifiche ai prezzi applicati lo scorso anno, l’utilizzo di lettini (dagli 8 ai 20 euro a seconda della posizione) e gli ombrelloni. Lo scorso anno la struttura ha registrato 45.472 presenze. Molti dei frequentatori delle serate però non consumavano nemmeno una bibita. Arrivavano, ballavano, magari sorseggiavano il drink di un amico e se ne andavano senza lasciare un euro. I nuovi gestori stanno valutando se, per far quadrare i conti, sia o meno il caso di applicare un simbolico prezzo d’entrata alle iniziative serali che includa una consumazione.

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