Anteprima Expo a Vinitaly: il Fvg sbarca con 180 aziende

In rassegna l’intera filiera agroalimentare dai formaggi ai vini e alle grappe. Bolzonello: «Stavolta mostreremo tutto ciò che la regione può offrire»
Di Marco Ballico

TRIESTE. Stavolta il Vinitaly è una prova generale. Perché è l’anno di Expo e la presenza Fvg alla rassegna di Verona sarà una sorta di provino per poi stupire a Milano da maggio a ottobre. A marzo, dal 22 al 25, ci proveranno già 180 aziende, il totale tra le 104 iscritte allo stand regionale dell’Ersa e un’altra ottantina presenti nei vari padiglioni della fiera. «Un’insieme di sapori ed emozioni», sintetizza Sergio Bolzonello presentando assieme a Giulio Palamara per Ersa e al presidente del Consiglio Franco Iacop la presenza del Friuli Venezia Giulia (che con una collettiva di 52 aziende sarà anche con la stessa formula espositiva al ProWein di Düsseldorf dal 15 al 17 marzo) al quarantanovesimo Vinitaly.

«Presenza non tradizionale – chiarisce il vicepresidente della Regione – perché desideriamo mostrare accanto al vitivinicolo tutto ciò che il Friuli Venezia Giulia è in grado di offrire dal punto di vista enogastronomico». I numeri sono più o meno quelli dell’anno scorso anche se le aziende della collettiva (quelle che contribuiscono tra i 2mila e i 3.500 euro ciascuna, per 300mila euro complessivi, a un investimento regionale di circa 800mila euro) saranno 104 contro le 108 del 2014.

«Anche nei momenti di crisi – rimarca Bolzonello – la nostra partecipazione a Verona rimane imponente». La funzione di anteprima di Expo?

Emergerà nel corso dei 17 incontri organizzati nella saletta al primo piano dello stand istituzionale veronese, lì dove si svilupperanno le tematiche relative all'intero comparto vitivinicolo regionale, dalla barbatella alle grappe, che saranno approfondite successivamente negli appuntamenti settimanali nel Padiglione vino di Milano.

Nell’agenda della quattro giorni a Verona si partirà domenica 22 marzo con l’inaugurazione dello stand a mezzogiorno, presenti gli allievi dell'istituto tecnico Agrario Brignoli di Gradisca d'Isonzo e il loro spumante Emopoli e i ragazzi del progetto Diversamente Doc, sostenuto dall'azienda Giorgio Colutta di Manzano. Sempre domenica sono in programma la formazione per aziende e potatori curata da Simonit&Sirch e un approfondimento sui nuovi vitigni resistenti alle malattie a cura dei Vivai Cooperativi di Rauscedo.

Si prosegue lunedì con le presentazioni del campionato mondiale del Sauvignon (Buttrio, 21-24 maggio), del marchio di certificazione volontaria Aqua, «sempre più diffuso nella grande distribuzione» rileva Bolzonello, di “Aria di Fvg” (la festa del prosciutto di San Daniele), del club di prodotto della ristorazione e delle interpretazioni del Collio Bianco. Martedì spazio ad Asperum, Brovada Dop, Latteria stagionato nella vinaccia, storia di un passione per la grappa (Nonino Distillatori), mentre il giorno di chiusura ospiterà la degustazione d'esame dei vini vincitori della mostra concorso “Vini Bertiul tal Friul” e del Consorzio delle Doc, oltre a un focus di Ersa sui vitigni autoctoni.

Precisato che per il secondo anno consecutivo a Verona ci sarà anche il banco di Turismo Fvg, Bolzonello non dimentica di tracciare un bilancio dell'andamento della produzione: «Annata difficile, ma alla fine non disastrosa come in altre parti d’Italia». Puntualizzazione anche sulla Doc unica regionale: «Detto che il processo di unificazione non spetta alla Regione ma alle singole Doc, si tratta di un progetto che ci convince anche perché non esclude che le singole Doc possano continuare la loro operatività nel quadro di un ruolo di coordinamento affidato alla Doc unica». Infine, sulla Doc interregionale del Pinot Grigio tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino: «La Regione non sta frenando, sono convinto che sia un passo necessario. Bisogna essere proattivi, però a condizioni precise. E dunque con una serie di paletti che possano garantire i produttori del Friuli Venezia Giulia come è accaduto nel caso del Prosecco».

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