Antenna a Prepotto, la resa del Comune

Il sindaco di Duino Kukanja chiude la questione: «Il contratto con la Wind è regolare». I residenti protestano e minacciano: «Noi non molliamo»
Lasorte Trieste 03/10/15 - Prepotto, Protesta contro Nuova Antenna Telefoni
Lasorte Trieste 03/10/15 - Prepotto, Protesta contro Nuova Antenna Telefoni

PREPOTTO. Decisi ad andare avanti. Se sarà necessario, anche ricorrendo alle vie legali. I residenti di Prepotto hanno confermato di aver scelto la linea dura in relazione al problema dell’antenna ripetitore della Wind, che dovrebbe sorgere a pochi passi dal bosco che tradizionalmente ospita le sagre e le feste estive. Un nuovo e secco “no”, maturato nel corso dell’assemblea svoltasi l’altra sera con una folta partecipazione di persone, in gran parte appartenenti alla Comunella di Prepotto e Ternova.

Le ragioni di questa volontà di opporsi al progetto della compagnia telefonica erano già state espresse nel corso del pubblico incontro che si era svolto sabato, sempre con una notevole partecipazione di residenti dell’altopiano. Nella nuova riunione sono state ribadite. «È troppo vicina alle case», hanno riconfermato i presenti, «è molto più alta del modello che era stato inizialmente proposto, perché si parlava di un manufatto di 9 metri, ora diventati 35», «contrasta con la vocazione turistica di tutto il Comune di Duino Aurisina e deturpa il paesaggio fatto di verde e alberi». Fin qui le ragioni dei cittadini. Ma la Wind è titolare di un regolare contratto, sottoscritto, per conto della Comunella, dal presidente, Francesco Briscek, poi dimissionario. «Un documento – spiega il sindaco di Duino Aurisina, Vladimir Kukanja – che, piaccia o non piaccia, pone fine a qualsiasi questione sul piano legale. La proprietà del terreno sul quale è destinata a essere collocata questa antenna è della Comunella – aggiunge – e il contratto firmato è regolare». Kukanja è altrettanto preciso nel definire la posizione del Comune: «Siamo estranei a questa vicenda – sottolinea – anche se qualcuno si ostina a chiamarci in causa. Quello sottoscritto fra la Comunella e la Wind è un regolare contratto fra privati, l’amministrazione non può intervenire. È noto del resto – aggiunge Kukanja – che il Piano antenne risale oramai al 2009, cioè alla precedente amministrazione e su quello non si può più discutere, è un atto ufficiale».

Insomma le speranze dei cittadini di Prepotto sembrano legate a un filo. «Ma noi non ci arrediamo – dicono i residenti della zona interessata dal progetto – e vogliamo anche tentare, in via preliminare, un accordo bonario. Inviteremo i rappresentanti della Wind, il sindaco Kukanja, il presidente dimissionario della Comunella Briscek, il suo vice, che adesso ne fa le funzioni, Walter Skerk, a un incontro al quale ci presenteremo compatti e assistiti dal nostro legale, l’avvocato Andrea Crismani. Sappiamo che c’è un contratto – precisano – ma auspichiamo che la compagnia si renda conto che andrebbe contro all’intera popolazione di Prepotto».

Una vicenda che rischia di andare per le lunghe. Da quando è montata la protesta popolare, la compagnia telefonica ha sospeso i lavori; per ora è stato ultimato soltanto il basamento. Dell’antenna per ora nemmeno l’ombra. Fra l’altro, c’è stata anche una denuncia perché di notte qualcuno, tempo fa, ha danneggiato alcuni elementi del basamento. I carabinieri di Duino Aurisina stanno indagando, ma per ora non ci sono state svolte decisive. Insomma, una situazione molto complessa e di notevole tensione. All’interno della Comunella serpeggia anche un certo malumore, in quanto sembra che soltanto i componenti del consiglio direttivo fossero a conoscenza della volontà della Wind di arrivare alla stipula di un contratto. Pare anche che le firme siano state apposte senza comunicare la relativa decisione ai soci, che sono una cinquantina. Molti di essi affermano che, se fossero stati messi nella condizione di dire la loro fin dall’inizio, si sarebbero subito opposti. Il presidente, che è piuttosto anziano, ha dato le dimissioni quando il problema è esploso in tutta la sua gravità. Per adesso, i residenti confidano nell’esito del prossimo incontro. Sempre che la Wind partecipi.

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