Annullata la visita di Mattarella a Gorizia
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella non sarà a Gorizia sabato 21 marzo. Lo ha comunicato ufficialmente alla Provincia la quale, sottotraccia, spera comunque di riuscire in extremis a far cambiare idea al Capo dello Stato. «Ci ha detto che gli dispiace ma non potrà essere fra noi per altri impegni. Domani (oggi, ndr) faremo un ultimo tentativo - spiega il presidente della Provincia Enrico Gherghetta -: sia la vicepresidente Mara Cernic che il sottoscritto saremo a Roma per fare il punto della situazione sui finanziamenti a sostegno del progetto Carso 2014. Vedremo se ci saranno spazi di manovra. Diciamo che se dovessi quantificare le possibilità di successo parlerei dell’1 per cento, quasi nulle».
Che le cose non si fossero messe per il verso giusto lo si è capito nel tardo pomeriggio di ieri quando la Provincia ha inviato un laconico comunicato stampa che recita così: «Il prossimo venerdì 13 marzo alle 12, nella sala della Giunta provinciale, la vicepresidente della Provincia, Mara Cernic, il presidente della Fundacija Poti Miru, Zdravko Likar, e della Vice Presidente del Comitato per la commemorazione del centenario della prima guerra mondiale in Slovenia, Petra Svoljsak, presenteranno alla stampa l’evento conclusivo di Pot Miru–Via di Pace, in programma sabato 21 marzo in piazza della Transalpina a Gorizia/Nova Gorica. Alla presenza del presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, l’evento conclusivo sarà caratterizzato dalle esibizioni di Antonella Ruggiero, che canterà “Canzone tra le due guerre” e “Ai preat la biele stele”, del cantautore sloveno Vlado Kreslin, che canterà “Ena pesem” e “Vsak si želi”, e di cori di voci bianche sloveni e italiani, accompagnati dall’orchestra “Nova” di Nova Gorica».
Una lettura nemmeno molto approfondita permetteva di “scoprire” che non c’era traccia della presenza del presidente della Repubblica. Una clamorosa dimenticanza? Una svista? Macchè. Una veloce verifica e si è scoperto che il nome di Mattarella non compariva semplicemente perché non era prevista la sua presenza. Il presidente avrebbe dovuto presenziare al concerto conclusivo del progetto europeo “Vie della Pace-Pot miru”: unisce i luoghi che da Duino al Kolovrat, passando per il Carso, per Gorizia e per Caporetto, formarono la linea del fronte dell’Isonzo. Finanziato con fondi della cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia, il piano ha dato forma a un unico itinerario transfrontaliero, che collega i sentieri già esistenti della Grande Guerra, valorizzandone i lasciti storici, le tracce e l’eredità culturale delle diverse regioni interessate, oltre alle ricchezze naturalistiche del territorio di confine.
Il piazzale della Transalpina non è una location sconosciuta per Mattarella: su quel piazzale che simboleggia l'Europa libera dai confini l’allòra componente della Commissione esteri della Camera passeggiò a lungo il 7 maggio del 2004, pochi giorni dopo la festa europea che, presente Romano Prodi, presidente della Commissione Ue, sancì l'ingresso della Slovenia nell'Unione europea. Sergio Mattarella è venuto spesso nell'Isontino, sin dai tempi remoti della Prima repubblica. Nel 1989 e nel 1990 partecipò a Grado ai congressi nazionali della sinistra democristiana. Nel 1990, in qualità di ministro dell’Istruzione, inaugurò in Borgo Castello a Gorizia il museo della Grande guerra.
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