Annullata la trascrizione delle nozze gay a Udine

Provvedimento eseguito dal commissario ad acta arrivato nel capoluogo friulano su richiesta del prefetto. Il rammarico di Honsell
Un'immagine simbolo di un matrimonio omosessuale
Un'immagine simbolo di un matrimonio omosessuale

Il commissario prefettizio è giunto oggi in Comune a Udine per annullare d'ufficio la trascrizione nel registro di stato civile del matrimonio contratto all'estero da Adele Palmeri, cittadina udinese, e Ingrid Owens, entrambe residenti in Belgio. Lo si è appreso da Giacomo Deperu, presidente di Arcigay Friuli. «Sono stato avvisato dal sindaco dell'arrivo in Comune del commissario prefettizio per l'annullamento del primo matrimonio tra persone dello stesso sesso contratto all'estero e trascritto in questa regione», ha riferito Deperu. «La rara efficienza repressiva del ministro degli Interni Angelino Alfano - ha commentato Deperu - si dimostra con questo atto minaccioso e del tutto sproporzionato, se si considera che questa trascrizione non ha effetti giuridici in Italia».

Il presidente di Arcigay Friuli ha poi espresso «solidarietà con il primo cittadino di Udine Furio Honsell, sindaco dei diritti, che si è rifiutato di effettuare questo annullamento». La Prefettura di Udine aveva chiesto nei giorni scorsi al sindaco Honsell di procedere con l'annullamento della trascrizione. Il primo cittadino aveva dichiarato di non voler recedere, manifestando l'intenzione di ricorrere al Tribunale amministrativo regionale contro un eventuale annullamento d'ufficio.

«Personalmente sono rimasto molto dispiaciuto e colpito da questo atto, che, per altro, ritengo non abbia nessun valore giuridico in quanto sulla base della legge che disciplina lo stato civile l’annullamento può essere disposto unicamente per decreto di un tribunale». Così il sindaco di Udine, Furio Honsell, ha commentato la decisione del Prefetto del capoluogo friulano, Provvidenza Delfina Raimondo.

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