Angherie ai compagni di classe, due bulli in comunità

Decisione del Tribunale dei minori di Trieste per episodi avvenuti durante l'anno scolastico 2014/2015 a Udine. Minacciavano e derubavano i coetanei: le accuse sono di rapina, lesioni ed estorsione

TRIESTE Si è chiusa nei giorni scorsi con l'esecuzione di un'ordinanza di collocamento in comunità emessa dal gip del Tribunale dei Minori di Trieste nei confronti di due giovani accusati di rapina aggravata, lesioni personali ed estorsione, un'indagine della Polizia di Stato di Udine per una serie di episodi di bullismo avvenuti a Udine in ambiente scolastico e parascolastico.

L'inchiesta, condotta dalla Squadra Mobile di Udine diretta dal vice questore aggiunto Massimiliano Ortolan, è partita a seguito di un episodio avvenuto nel maggio del 2014, quando i due giovani erano riusciti, mediante minaccia, a costringere un coetaneo a consegnare loro un monile d'oro. Pochi giorni dopo i due baby bulli avrebbero minacciato di picchiare alcuni compagni di classe se si fossero rifiutati di consegnare somme di denaro.

Di fatto poi le vittime venivano aggredite, riportando anche lesioni. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, nel corso dell'anno scolastico 2014/2015, i due ragazzini avrebbero messo a segno diversi episodi di estorsione nei confronti dei compagni di classe, nelle pertinenze della scuola o nei percorsi casa-scuola, usando violenza e minaccia per ottenere somme di denaro e addirittura la merenda.

L'ordinanza di misura cautelare in comunità era già stata eseguita a luglio nei confronti di uno dei due giovani e poi aggravata nel carcere ad agosto, dopo che il giovane si era allontanato dalla comunità. La seconda è stata eseguita invece nei confronti dell'altro ragazzino, rintracciato al momento del suo rientro in Italia dopo un periodo all'estero.

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