Andolina, negato il patteggiamento

Caso Stamina: il pm Guariniello non ha accettato la richiesta. Decisiva la scelta del medico di sostenere le famiglie al Tar
Marino Andolina
Marino Andolina

Il pubblico ministero della Procura di Torino, Raffaele Guariniello, si è opposto alla richiesta di patteggiamento del medico Marino Andolina nell’ambito del processo Stamina. Lo si è appreso a margine dell'udienza preliminare che si è svolta ieri a porte chiuse nel capoluogo piemontese. Dei tredici imputati nel processo Stamina, sei finora avevano chiesto di patteggiare e tutti hanno ottenuto il consenso del pm Guariniello. Fra questi figura anche Davide Vannoni, il promotore del metodo Stamina, che ha concordato un anno e dieci mesi. Il rifiuto alla richiesta avanzata da Andolina sarebbe legato a un commento postato dallo stesso medico triestino su Facebook in merito alla vicenda, nel quale si preannuncia il sostegno a possibili azioni davanti al Tar da parte delle famiglie, anche dopo l’annunciato ritiro del ricorso da parte di Vannoni. «Anche se sto per patteggiare, non per questo negherò che la metodica Stamina sia stata efficace, innocua ed eseguita a norma di legge - aveva scritto sul proprio profilo Andolina nei giorni scorsi -. Non essendo il legale rappresentante di Stamina non posso sostenere personalmente il ricorso al Tar, ma mi offro se utile e gradito quale ricorrente “ad adiuvandum” delle famiglie».

Secondo il difensore del medico imputato, Roberto Piacentino, «non sembra giustificato il diniego del patteggiamento a Marino Andolina». L’avvocato aveva chiesto un differimento dell’istanza di patteggiamento per poter trovare un accordo con la Procura ma la richiesta è stata negata. Per Guariniello dal post sul social network si evince la volontà di Andolina di proseguire nell’attività illecita, per l’avvocato «in quel messaggio ci si limita a ribadire la propria convinzione sulla terapia e il diritto ad agire in giudizio dove necessario. Non si manifesta né l'intenzione né l'annuncio di commettere reati».

Stamina, Andolina verso il patteggiamento
Marino Andolina

Alla fine di gennaio era arrivato il consenso da parte del pm torinese per le sei richieste di patteggiamento pervenute fino a quel momento (quella di Andolina non era stata ancora formalizzata). Vannoni, fondatore di Stamina Foundation, ha ottenuto così una condanna a 1 anno e 10 mesi, sospesi con la condizionale e senza menzione nel casellario giudiziario. L’ok al patteggiamento per il principale imputato nel processo da parte della Procura è arrivato dopo che lo stesso Vannoni ha avviato le procedure per ritirare il ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio contro il ministero della Salute e le risultanze del Comitato scientifico sulla validità delle cure. Di fatto, una rinuncia a continuare la battaglia per il metodo Stamina e una sorta di abiura del metodo stesso, che invece Andolina ha comunque voluto difendere, nonostante la richiesta di patteggiamento.

Hanno richiesto e ottenuto il parere favorevole della Procura al patteggiamento anche Erika Molino, Roberto Ferro, Gianfranco Merizzi, Andrea Losana e Leonardo Scarzella mentre hanno scelto il rito abbreviato Carlo Tomino e Marcello La Rosa, l’ex socio di Vannoni; non sceglieranno altri riti alternativi i quattro medici degli Ospedali Civili di Brescia Ermanna Derelli (direttore sanitario), Carmen Terraroli, Fulvio Porta e Arnalda Lanfranchi, con gli ultimi due che hanno chiesto il non luogo a procedere. La decisione definitiva del gup Giorgio Potito arriverà nell’udienza fissata per il prossimo 18 marzo.

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