Ancora truffe dello specchietto, il sospetto è che sia una banda
GORIZIA Un colpo alla carrozzeria per simulare il contatto con lo specchietto dell’auto superata, e la truffa è servita. L’odioso raggiro continua a trovare terreno fertile a Gorizia. E non solo.
Nei giorni scorsi, è stata segnalata l’incursione dei “furbetti” anche a Gradisca d’Isonzo. Vittima un anziano. Ad un certo punto, si vede superare da un’autovettura che, per un po’, gli sta davanti per poi rallentare repentinamente.
L’anziano la supera e, nel sorpasso, sente un rumore (di norma una pallonata) come se avesse urtato l’auto che gli stava a fianco. Accosta e il conducente della vettura lo accusa di avergli rotto lo specchietto. Chiede 300 euro per la sostituzione e non vuole assolutamente coinvolgere né le forze dell’ordine né la compagnia assicurativa. «Risolviamola così. Non ci sono fastidi e disagi aggiuntivi», la sua spiegazione da abile affabulatore. Riesce a spillare all’anziano 150 euro in contanti e caldeggia l’utilizzo di uno sportello bancomat per prelevare altri 150 euro.
Ma all’interno dell’auto dell’anziano c’è anche il nipote che, di fronte alle insistenze del truffatore, minaccia di chiamare i carabinieri. Come per magia, i 150 euro in contanti vanno bene e non serve aggiungerne altri. Secondo le testimonianze raccolte sui social network, il “furbetto” viaggiava a bordo di una Y10 metallizzata.
«Noi - spiegano al comando dei carabinieri di Gorizia - abbiamo raccolto 4 denunce ma ci risulta che anche altre forze dell’ordine stiamo lavorando su casi simili».
L’idea, stando almeno alle testimonianze delle persone denunciate, è che si tratti di più di una persona. Perché non coincidono né il modello né il colore dell’autovettura. «In due casi - spiegano i carabinieri di Gorizia - si è trattato sicuramente dello stesso soggetto. Coincideva tutto: la sua descrizione e il colore dell’automobile da lui utilizzata. Negli altri casi, sono state utilizzate macchine diverse». E pare che nemmeno la descrizione del soggetto in questione coincida.
Quali consigli utili? I truffatori, di norma, contano sulla convenienza per l’automobilista di chiudere la questione istantaneamente o di compilare, in alternativa, il modello di contestazione amichevole attendendo la risposta dell’assicurazione. Il suggerimento, pertanto, è di insistere con la compilazione del modulo, o, nel caso in cui il raggiro sia lampante, di avvisare le forze dell’ordine. A questa avvisaglia i truffatori si danno subito alla fuga.
Per architettare la truffa dello specchietto, i malintenzionati possono anche arrecare danni all'automobile della vittima, attraverso il lancio di un pallone oppure un colpo di bastone sulla carrozzeria. L’intervento delle forze dell’ordine oltre a sventare la truffa consentirà di mettere a verbale il danno arrecato all’auto. —
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