Ancora Cigo alla Burgo, primo quadrimestre da scordare

Niente di buono dalla Burgo. Arriva l’ennesima iniezione di cassa integrazione, consegnando così un primo quadrimestre tutto da dimenticare per la cartiera di San Giovanni di Duino, dove risulta...
Altran Duino-Cartiera Burgo
Altran Duino-Cartiera Burgo

Niente di buono dalla Burgo. Arriva l’ennesima iniezione di cassa integrazione, consegnando così un primo quadrimestre tutto da dimenticare per la cartiera di San Giovanni di Duino, dove risulta occupata in buona parte maestranza isontina. «In un contesto di assoluta incertezza sul futuro del gruppo - comunica la Rsu -, l’azienda ci ha comunicato una fermata produttiva sulla Linea 2 da domani fino al 7 maggio, con una possibile proroga fino al 10 o 12 del mese, prevedendo anche una rotazione tra il personale coinvolto». Un provvedimento definito «allarmante», in quanto «da un lato penalizza ancor di più la tenuta reddituale dello stabilimento di Duino, dall’altro si manifesta contemporaneamente alla definizione del nuovo assetto che la governance Burgo avallerà con l’assemblea degli azionisti».

«Da quanto è dato sapere - commenta la Rsu -, il nuovo assetto societario avrà un cda con prevalente gradimento delle componenti finanziarie della società, compreso l’ad, e registrerà un ruolo marginale della proprietà industriale di riferimento. In più, non ci saranno più i vincoli temporali da attivare da subito, azioni che prevedano partnership, cessioni, ristrutturazioni e riconversioni, tutte azioni finalizzate a garanzia delle nuove linee di esposizioni e alla ristrutturazione del debito».

«Su questi temi il 24 aprile scorso - riferiscono i sindacati - l’esecutivo nazionale sindacale del Gruppo si è già confrontato a Bologna e ha convenuto di chiedere a maggio un incontro all’azienda per conoscere quale sarà l’assetto definitivo e nel contempo, vista la portata del problema, sollecitare le massime cariche istituzionali e politiche, nazionali e territoriali, ad aprire congiuntamente un tavolo di vertenza al Ministero competente, per affrontare nella sua globalità e complessità il problema». Ci deve essere, insomma, «massima attenzione», evitando che «si passi a una pura acquisizione di quote di mercato e a una desertificazione industriale, con gravissime ricadute occupazionali». (ti.ca.)

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