Ancora aria irrespirabile, proteste a Mattonaia

Nuova ondata di puzza dalla Siot. La Commissione comunale denuncia il caso, ma l’azienda parla di «disagi limitati»

TRIESTE Brutto risveglio ieri mattina per centinaia di residenti della zona fra Monte d’Oro, Aquilinia, Log e Mattonaia, nel Comune di San Dorligo della Valle. Fin dalle primissime ore del mattino nell’aria si è diffusa una forte puzza, che ha provocato in svariati casi sforzi di vomito e malesseri, seppur di lieve entità.

Immediatamente si sono attivati i componenti della Commissione ambiente del Comune, che hanno individuato nei serbatoi della Siot la possibile causa del problema. Una situazione nota da anni, che ieri sembra tuttavia essere arrivata al parossismo. «Ho chiamato la Siot – ha spiegato il presidente della Commissione Roberto Potocco – e mi è stato riferito che erano state effettuate operazioni di svuotamento in tre serbatoi. Riteniamo che possa essere stata questa l’origine della diffusione di cattivi odori in una zona peraltro molto vasta».

Potocco non è stato il solo a rivolgersi al centralino della società che gestisce l’oleodotto. Anche Roberto Massi, a sua volta componente della Commissione e capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale a San Dorligo, ha manifestato la sua protesta. «Non avevo ancora aperto le finestre di casa dopo essermi svegliato – racconta – e già avvertivo un fortissimo odore. Ho segnalato il fenomeno sia alla Siot sia all’Arpa, perché questa è una situazione che si trascina da anni e non può essere sottovalutata».

In serata la Siot ha diffuso un comunicato, in cui si dice che «nella giornata odierna (domenica, ndr), in cui le condizioni meteo non hanno agevolato la dispersione dei mercaptani, la Siot ha ricevuto due segnalazioni relative a odori di greggio. Come da procedura – continua il testo – è stata effettuata una verifica in loco, e sono stati raccolti i dati dei nasi elettronici. Il disagio olfattivo è rilevato in alcune limitate aree e si conferma che non vi è alcun rischio per la salute delle persone».

Roberto Drozina, componente anch’egli della Commissione Ambiente e residente a Mattonaia, osserva tuttavia che «la puzza si è diffusa in un’area molto grande e l’hanno avvertita centinaia di persone e stavolta non si può neppure trovare una ragione nelle condizioni atmosferiche avverse, perché stiamo vivendo giorni in cui la pressione è piuttosto alta, condizioni che dovrebbe favorire la dispersione degli odori. Il che conferma che i cattivi odori sono stati proprio forti».

Nel pomeriggio, la Commissione Ambiente ha diffuso i dati di una relazione tecnica, in cui si legge che «nella giornata di domenica 17, in particolare nella zona di Mattonaia, la puzza ha raggiunto il livello 3 della scala di disturbo alla popolazione, che corrisponde a “puzza vomitevole”». La stessa relazione precisa che, in altre zone, «si è raggiunto il livello 2».

Nel corso del mese di dicembre, Drozina ha compiuto delle verifiche giornaliere, constatando che più volte è stato raggiunto il livello 3 e spesso il 2, che significa “odore avvertibile con precisione”, mentre è quasi costante il livello 1, ovvero “odore di petrolio avvertibile”. —


 

Argomenti:polemicheodori

Riproduzione riservata © Il Piccolo