Anche sei triestini nel gotha dei migliori pasticcieri d’Italia

Le aziende Eppinger Cafè, Giudici, Jerian, La Bomboniera, Penso e Saint Honorè celebrate dal Gambero Rosso
Di Pierpaolo Pittich
Silvano Trieste 16/02/2012 Sede ACEPE foto di gruppo dei Pasticceri con la Presidente
Silvano Trieste 16/02/2012 Sede ACEPE foto di gruppo dei Pasticceri con la Presidente

La tradizione della ricca storia dolciaria triestina, insaporita da uno spruzzo di innovazione e creatività. Si può riassumere così la filosofia che ha portato in alto il nome di Trieste nel raffinato mondo della pasticceria. Nella nuova guida del Gambero Rosso dedicata al settore, tra le cinquecento migliori pasticcerie italiane figurano ben sei storiche aziende triestine. In rigoroso ordine alfabetico Eppinger Café, Giudici, Jerian, La Bomboniera, Penso e Saint Honorè.

La minuziosa attenzione nella scelta delle materie prime, la preparazione accurata dei prodotti nel rispetto delle regole imposte dalle antiche ricette, senza trascurare l’importanza della presentazione finale in grado di stimolare tutti i sensi, e non solo il gusto, del consumatore. Sono solo alcuni dei segreti del mestiere, snocciolati dai maestri pasticceri nel corso di un brindisi allestito nella sede dell’associazione Acepe per festeggiare l’importante riconoscimento assegnato da una delle “bibbie” della gastronomia del Bel Paese.

I dolci tipici della tradizione locale come putizze, pinze, presnitz, strudel, ma anche pasticcini e biscotti, senza dimenticare la delicatezza e la golosità di cioccolate calde e cioccolatini: ecco alcuni esempi dei cavalli di battaglia delle pasticcerie triestine, che ne hanno decretato l’inserimento nel gotha nazionale della prestigiosa guida, che per prima ha deciso di premiare questo particolare settore gastronomico.

Entrando nello specifico, si parte dalla tradizione austro-ungarica proposta da Eppinger, che punta in modo particolare sulle fave, e su una versione originale e creativa del prodotto, le “mulette”, arricchite da una copertura di cioccolato. Si prosegue poi con la continua ricerca di nuovi sapori di Giudici, che tra i suoi punti di forza presenta i biscottini “la meditazione”, originale mix di cioccolato e fior di sale di Pirano.

Una particolare attenzione al dolce tipico triestino è il segno distintivo di Jerian, in modo particolare la ricetta storica della pinza, immutata negli anni, tanto da essersi meritata nel 2008 il primo premio nazionale tra i dolci per la colazione. Atmosfere viennesi e stile “liberty” per La Bomboniera, che punta sul sapore antico del Rigojanci, ma anche sulle “lettere d’amore”, sottili sfoglie farcite di crema al rhum, cucinate rigorosamente nell’antico forno a legna, esempio unico in Italia, nell’ambito delle pasticcerie.

La tradizione mitteleuropea è di casa da Penso, dove il segreto sta nei metodi di lavorazione di un tempo. Qui il dolce tipico triestino regna sovrano, ma le soddisfazioni maggiori sono arrivate dalla torta Sacher. Infine torta carsolina e torta Trieste sono le specialità di Saint Honorè, che vent’anni fa ha creato gli originali “cioccolatini del tram” per festeggiare un compleanno speciale, quello del Tram di Opicina, e che per il prossimo autunno annuncia una novità golosa, rigorosamente top secret.

«È una grande soddisfazione per noi vedere riconosciuta la qualità e la genuinità dei prodotti triestini – dichiara Marisa Montagna, presidente dell’Associazione commercianti e pubblici esercizi –. La nostra speranza è che molti giovani possano avvicinarsi a questo mestiere faticoso ma indubbiamente affascinante, per tenere viva una tradizione che deve essere portata avanti con passione e professionalità».

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