Anche il caffè al bar adesso si paga con la app
Nasce a Trieste la prima tessera virtuale per i caffè, realizzata attraverso un’applicazione per smartphone, che sarà presentata ufficialmente sabato: è stata creata intanto per il bar InnCentro, ma è già stata richiesta da altri locali, anche all’estero. A ideare la novità Massimiliano Lazzari, titolare di InnCentro, Diego Vidiz, blend designer di Qubik caffè, e Alex Skerlavaj, giovane amministratore della web agency Delex, che ha curato nei dettagli l’innovativa soluzione.
Ma come funziona? «Come primo passo è necessario scaricare l’app, completamente gratuita – spiega Skerlavaj – sia per iPhone che smartphone Android, poi è possibile acquistare un abbonamento da dieci caffè, che ne comprende uno in omaggio, pagando con PayPal o con i contanti alla cassa con lo stesso procedimento che si utilizza per le ricariche telefoniche. Ogni volta che si effettuerà una consumazione il barista segnerà direttamente sul cellulare, con un’apposita penna, la tazzina bevuta. Il sistema prevede anche la possibilità di offrire “virtualmente” un caffè agli altri amici che hanno l’app e la condivisione su Facebook».
Sabato l’app sarà illustrata al pubblico alle 10.30 all’InnCentro di via Ponchielli. «Siamo sempre alla ricerca di nuove proposte per i nostri clienti – spiega Lazzari – sempre più persone utilizzano quotidianamente il telefonino e internet, quindi siamo convinti che sarà un successo». Una tesserina virtuale ha un costo di 10 euro e comprende 11 caffè. «Puntiamo fortemente sui giovani – aggiunge Vidiz – per questo abbiamo avviato la collaborazione con la Delex, che vede impegnati ragazzi triestini di grande talento. Siamo contenti di essere i primi in Italia ad aver creato un’app simile e siamo felici che la novità parta da Trieste, città rinomata proprio per il caffè. In più la novità è piaciuta molto nel settore fin da subito, tanto che abbiamo già richieste da parte di altri locali triestini e interessamenti anche dall’estero. Piace molto la possibilità di uscire, magari per una pausa, e portare con sé non più il portafoglio, ma semplicemente il proprio telefonino».
Tra le richieste giunte in questi giorni agli sviluppatori della app anche la possibilità di diversificare le tessere, comprendendo ad esempio altri servizi e altre tipologie di prodotti. Insomma presto potrebbero arrivare abbonamenti virtuali anche per birra, spritz, palline di gelato o spuntini veloci.
Micol Brusaferro
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