Anche i figli dall’Austria per ricordare la contessa
La chiesa di San Biagio è riuscita a fatica a contenere tutte le persone, tra cittadini, rappresentanti di associazioni e amministratori, che ieri pomeriggio hanno preso parte alla messa di suffragio per ricordare la contessa Margherita Cassis Faraone nella “sua” Terzo.
Da Vienna, dove risiedono, sono arrivati nel piccolo Comune della Bassa anche i familiari e i quattro figli di Margherita: Manfred, Margherita, Gabrielle e Theodor, avuti dal primo marito, Manfred Ritter Mautner Von Markhof. Tanta la commozione per l’improvvisa scomparsa della donna. «Siamo devastati dal dolore – hanno commentato i figli – per la perdita della nostra amata madre a causa di questa terribile tragedia, che ha colpito due famiglie. Desideriamo, in questo momento, ricordare nostra madre in silenzio e nella preghiera. Ringraziamo tutti coloro che, in questi giorni, in Italia, Austria, Olanda e Germania, hanno speso parole di stima e affetto, tratteggiandone un ricordo estremamente positivo». I figli, durante la messa, hanno chiesto al parroco, don Pino, collaboratore parrocchiale, di ringraziare la comunità. «Siamo tutti molto commossi per la grande partecipazione – ha detto il primogenito –. Dio ha chiamato nostra madre così inaspettatamente che purtroppo non ci è possibile riportarla subito nella sua amata Terzo. Preghiamo la comunità di comprendere che per ora desideriamo elaborare il lutto silenziosamente». Addolorati e ancora sconvolti i collaboratori della contessa, tutti presenti alla messa di suffragio. «Venerdì scorso – le parole del parroco – il paese ha sentito i rintocchi della campana grande che annunciavano la morte della contessa Margherita. Donna mite, buona, vicina alla gente e facoltosa quanto generosa. Benefattrice pronta al soccorso nei confronti di chi aveva bisogno. Una rara mecenate del nostro tempo. Ricordo la sponsorizzazione di eventi d’arte, di cultura e di storia a Terzo, nella vicina Aquileia e non solo. È stata generosa anche nei confronti della nostra chiesa. Ricordo, tra gli altri, il consistente contributo per il restauro della canonica, nel 2007. Come parroco, non ho mai chiesto denaro. Quello che ha elargito è stato il gesto della sua personale e libera generosità». Il parroco ha ricordato che, una decina di giorni fa, aveva ricevuto dalla contessa Margherita, che si trovava a Terzo per una breve visita, l’ordinazione annuale delle dodici sante messe per i suoi defunti.
Anche il sindaco, Michele Tibald, ha ricordato con parole affettuose Margherita Cassis Faraone. «Il modo in cui è avvenuta la scomparsa di Margherita hanno scosso e sconvolto l’intera comunità. Qualcuno mi ha fatto notare che con la Costituzione Repubblicana i titoli nobiliari sono stati aboliti ma la contessa Cassis Faraone è sempre stata indicata, nella nostra comunità, come la contessa. A lei abbiamo riconosciuto una nobiltà d’animo che la caratterizzava e che ha sempre contraddistinto la sua presenza. Era una parte integrante della nostra comunità. Era una persona stimata e ben voluta da tutti. Trattava tutti come fossero persone di famiglia. Terzo era il suo paese, qui stava bene e di questo siamo e saremo sempre orgogliosi» —
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