«Anche i cani grandi sui bus con i padroni»

Bassa Poropat: disponibili a rivedere il regolamento sul trasporto di animali istituendo delle linee speciali in via sperimentale. Trieste Trasporti: discutiamone
Di Riccardo Tosques

Presto potremmo salire sugli autobus cittadini e sederci accanto a pastori tedeschi, pitbull, alani, husky. Questo, almeno, se la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat riuscirà nella sua missione di modificare l'attuale regolamento della Trieste Trasporti sull'estensione dell'ingresso nelle vetture di tutti gli amici a quattro zampe.

La proposta che sicuramente farà discutere è stata avanzata da Bassa Poropat a margine del convegno svoltosi a Fido Lido, la spiaggia muggesana riservata ai cani, e dedicato al tema "Mobilità dei nostri cani sugli autobus della Trieste Trasporti". Incalzata dagli animalisti sul problema del trasporto pubblico dei cani, la presidente non si è nascosta: «Personalmente sono un’amante degli animali e dei cani, quindi posso dire che l'amministrazione provinciale è disponibile a rivedere il regolamento del trasporto degli animali nei mezzi pubblici». Attualmente la Trieste Trasporti sulla presenza di fido sui bus è molto chiara: «L’accesso e il trasporto di animali domestici è autorizzato secondo i seguenti criteri e limiti: trasporto gratuito, su tutte le vetture, dei cani guida, muniti di museruola e tenuti al guinzaglio, che accompagnano i non vedenti»; e «trasporto gratuito di animali domestici di piccola taglia sistemati in apposito contenitore delle dimensioni dei normali colli già ammessi le cui misure sono 25x30x50cm».

In effetti non è raro vedere chihuahua, barboncini e altri cani (ma anche gatti) di piccola taglia rinchiusi all'interno di contenitori/gabbie. Ma la rivoluzione che potrebbe giungere a breve deriva da un'estensione dell'ingresso sui mezzi pubblici a cani di tutte le dimensioni. «Dobbiamo fare le opportune verifiche con Trieste Trasporti ma posso ipotizzare una sperimentazione – spiega Bassa Poropat – istituendo delle linee ad hoc, magari in alcuni orari o in alcuni mesi particolari, dirette soprattutto verso il Carso triestino, in modo tale che padroni e cani possano recarsi in bus verso le aree più verdi del territorio provinciale». Ad esempio la linea 4, che va verso Opicina, potrebbe essere una delle prime linee pilota.

Tutto molto bello. Ma c'è l'atavico problema: chi ha paura o è allergico ai cani, cosa dovrebbe fare? «Si potrebbero creare dei bus con la scritta "Dog friendly" in maniera tale che se uno non vuole il contatto con gli animali, beh, aspetta l'autobus successivo», risponde Bassa Poropat.

Per ora l'idea sarebbe quella di creare dei posti riservati ai cani, muniti sempre di museruola e guinzaglio, nella parte posteriore delle vetture. Tecnicamente però manca l'avallo più importante: quello di Trieste Trasporti. L'amministratore delegato Cosimo Paparo, per ora, preferisce non sbottonarsi troppo e mantenere un basso profilo: «Attendiamo che la Provincia ci contatti per sederci a un tavolo e discuterne». Per ora la promessa di interessamento fornita dalla massima carica della Provincia pare avere soddisfatto gli animalisti che però mettono le mani avanti. «Le parole della presidente sono davvero interessanti - spiega Carlalberto Dovigo, presidente di Fido Lido - ma nel caso in cui la giunta provinciale non riesca o non voglia modificare il regolamento entro fine novembre, ho già comunicato che effettueremo un presidio permanente in piazza Vittorio Veneto con raccolta di firme, fine a vicenda conclusa». Insomma, indietro non si torna più: il fido è tratto.

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