Anche a Trieste l'anno giudiziario si apre con la protesta dei magistrati

Si sono alzati abbandonando l'aula e lasciando la Costituzione sulle sedie vuote
I magistrati protestano anche a Trieste. Durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, le toghe hanno abbandonato l'aula non appena ha preso la parola il rappresentante del ministero. Uno dopo l'altro, sono usciti dalla sala in silenzio, lasciando le sedie vuote.


Dura la presa di posizione del presidente della Corte d'Appello di Trieste, Mario Trampus, secondo il quale "il disegno di legge sul processo breve pone pesanti interrogativi sul piano della sua concreta attuazione", perchè il sistema giudiziario italiano «se non adeguatamente riformato, ben difficilmente potrà essere in grado di far fronte ai compiti ad esso assegnati».


Le affermazioni di Trampus sono arrivate nel corso della lettura della relazione con cui l'alto magistrato ha aperto l'Anno giudiziario nel distretto di Trieste. Per Trampus, la crisi della giustizia italiana «non può essere ricercata nell'insufficienza delle risorse economiche», nè «nella sola insufficienza degli organici del personale di magistratura e amministrativo», nè "nella pretesa scarsa produttività dei giudici italiani, che al contrario - ha precisato - risulta superiore a quella dei loro colleghi francesi, spagnoli, tedeschi e inglesi".

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