Anche a Muggia la spesa con “Gas”

MUGGIA. Quando fare la spesa e nutrirsi diventano un’abitudine consapevole, quando la critica al modello di consumo e all’economia globale imperanti spingono ad un’azione concreta e ad una scelta alternativa, quando l’esigenza della comunità è quella di “farsi rete” per modificare al meglio le vite proprie e degli altri, ecco allora la nascita di un Gas, “Gruppo di acquisto solidale”.
«È la “s” a rendere il valore profondo della sigla Gas: la solidarietà. Solidarietà come criterio guida nella scelta dei prodotti, solidarietà nei confronti dei produttori, solidarietà nei confronti dell’ambiente in cui viviamo e, non ultima, solidarietà tra di noi». A parlare è Jacopo Rothenaisler, presidente dell’associazione Impronta. E se è vero che ogni Gas si caratterizza per essere “piccolo e locale”, anche il comune rivierasco ha saputo organizzare un proprio gruppo d’acquisto: sorto nell’autunno del 2010 il Gas “Decrescita felice Muggia” conta oggi circa 40 famiglie impegnate nell’acquisto di beni alimentari (e non solo) di produzione biologica o eco-compatibile. «Organizziamo degli incontri in cui impariamo a conoscere il mondo della produzione italiana – spiega Rothenaisler - ci adoperiamo negli ordini e apprendiamo come utilizzare al meglio le risorse che il territorio ci mette a disposizione: tra di noi facciamo sciroppi, succhi, yogurt e marmellate». Il Gas muggesano, al pari degli altri gruppi nazionali, prende le mosse dalla riflessione critica sui propri consumi e sulla volontà di acquistare secondo i criteri guida di giustizia e solidarietà: «Partecipare al nostro Gruppo di acquisto solidale significa chiedersi che cosa ci sia dietro a un determinato bene. Se si siano rispettate le risorse naturali e le persone che le hanno trasformate; quanto del costo finale serva a pagare il lavoro e quanto invece vada speso tra pubblicità e distribuzione; quale sia l’impatto sull’ambiente». Ed è in virtù di tale ottica di “decrescita” e recupero del valore della terra e della produzione manuale che ha avuto inizio la gestione degli ordini: arance, clementine, limoni, olio, pasta, riso, pomodori ma anche jeans, scarpe, detersivi, saponi e olii essenziali. Tutto acquistato direttamente dal produttore, in gruppo e - per quanto possibile - a “km zero”, così da ridurre ampiamente l’inquinamento, l’energia e il traffico dovuti al trasporto delle merci ma anche al fine di evitare i passaggi intermedi (produttore – commerciante – grossista – piattaforma di grande distribuzione) e pagare il giusto prezzo a chi ha lavorato la terra o svolto l’opera artigianale.
Attualmente il Gas muggesano si riunisce al caffè Teatro Verdi di via San Giovanni il primo giovedì del mese e, per gli ordini, comunica prevalentemente via mail. Per iscrizioni contattare il referente all’indirizzo impronta.muggia@gmail.com o telefonare allo 040330267.
Vanessa Maggi
Riproduzione riservata © Il Piccolo