Anagrafe, a Trieste quasi 7mila residenti “scomparsi” nel censimento
Quanti abitanti ha Trieste? Non si sa. Per lo meno ufficialmente. L’Ufficio statistica del Comune ha interrotto la pubblicazione dei dati lo scorso dicembre. E non la riprenderà prima del gennaio 2014 o più in là. Perché in questi mesi bisogna armonizzare i dati raccolti col censimento con quelli dell’anagrafe. Che non combaciano, e mica di poco.
Nel censimento che ha fotografato la popolazione del 2011 sono infatti “spariti” ben 6638 cittadini rispetto al numero registrato in Comune. Adesso i vigili urbani stanno andando porta per porta a verificare se le persone che risultano non esistenti hanno mancato di compilare i moduli dell’Istat diventando “desaparecide” per la statistica nazionale, oppure effettivamente non ci sono ed è l’anagrafe che deve aggiornarsi. Intanto, cifre diverse.
Ma dire che è un mistero quanti siamo veramente è un po’ esagerato, ovvio, perché a ogni minuto di tutti i giorni il Comune registra nascite, morti, nuovi iscritti o “espatriati”. E così la responsabile dell’Ufficio anagrafe, Daniela Vascotto, il numero lo dice, precisando che è la fotografia precisa della situazione demografica delle ore 12 e 11 minuti di ieri mattina, quando si è svolta la conversazione: il dato ufficioso di quel momento dava residenti a Trieste 207.441 persone, in calo rispetto all’ultimo dato comunale provvisorio, quello del dicembre 2012, che registrava 207.800 individui: primo anno in cui Trieste è scesa sotto soglia 208 mila. Ma forse già in serata la quantità era un po’ diversa: «I numeri cambiano - certifica Vascotto - da quando il primo impiegato accende il computer la mattina a quando l’ultimo lo spegne la sera. I dati sono di minuto in minuto aggiornati».
La ridda di cifre è singolare. Partiamo dai dati del censimento (che diventeranno definitivi, non solo a Trieste ma in tutta Italia, dopo queste verifiche). L’Istat ha pubblicato in Gazzetta ufficiale il dato demografico riferito all’ottobre 2011: 202.123 abitanti a Trieste. Ben pochini. E non basta, perché aggiornandolo al dicembre 2011 (un paio di mesi di differenza, dunque) ha segnalato 201.814 persone, con un veloce e vistoso ulteriore calo.
L’anagrafe nello stesso periodo aveva tutt’altri numeri, come spiega Antonella Primi, responsabile dell’Ufficio statistica: «Al 31 dicembre 2011 a noi risultavano 208.452 cittadini, e al 31 dicembre 2012 erano 207.800. Noi aggiorniamo i dati sulla base dei nostri totali, e l’Istat sulla base dei propri». Ma se un “mister X” risulta non esistente per l’Istat, e va in Comune a richiedere un certificato (e dunque manifesta la propria esistenza umana e pure anagrafica) il certificato lo avrà eccome. Sono i dati ufficiali che ancora “ballano”. E tutti i Comuni si trovano, chi più e chi meno, in questa situazione, però ciascuno ha scelto una propria via informativa. Chi, come Trieste, ha deciso di “far pulizia” (cosa che, si dice, in occasione del censimento di 10 anni fa non fu fatto), e dunque aspetta il gennaio 2014 per esporre i nuovi risultati statistici, e chi ha preso vie diverse: o fidandosi più dell’Istat che di se stesso, oppure al contrario continuando a pubblicare i risultati della propria anagrafe.
Intanto ci sono quasi 7000 persone a Trieste “ricercate”, per lettera e tramite vigili urbani che suonano alla porta. Se trovate, devono dichiarare, e firmare, che effettivamente esistono, e risiedono. E la notizia corre anche all’Istat.
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