Anabolizzanti nascosti in casa

Li ha trovati il padre e li ha consegnati agli inquirenti
Giacomo Cavazzini
Giacomo Cavazzini
Le aveva nascoste per non farle vedere ai genitori, evidentemente contrari alla sua fissazione per il body building e la cura quasi maniacale per il corpo. Nell’abitazione di Giacomo Cavazzini, in viale Miramare, sono state trovate altre confezioni di anabolizzanti, steroidi e ormone della crescita, presunte sostanze dopanti che il 24enne assumeva con regolarità per gonfiare i muscoli. A recuperarle e a consegnarle agli investigatori della questura a distanza di tre giorni dal decesso del ragazzo, è stato proprio il padre Giancarlo, professore di filosofia al liceo scientifico Oberdan.


«Uno degli insegnanti più stimati dell’istituto - raccontano i colleghi -. Uno di quelli a cui gli studenti si affezionano in modo particolare. Ora, oltre al dolore per la perdita di Giacomo, prova anche una grande rabbia. Rabbia nei confronti di chi ha procurato quelle sostanze pericolose che, dice, hanno finito per rovinargli il figlio, il suo unico figlio».


Al momento gli inquirenti, coordinati dal pm Maddalena Chergia, avrebbero individuato il canale da cui il ragazzo si riforniva regolarmente di insulina. L’ormone, che stimola il testosterone e l’euforia, a differenza degli altri anabolizzanti non proverrebbe dalla Slovenia ma direttamente da Trieste. Il fornitore abituale sarebbe infatti una farmacia del centro città, sul cui nome viene mantenuto però il massimo riserbo.


Dagli inquirenti non trapelano indicazioni nemmeno sull’identità del medico che avrebbe fornito le ricette con le quali il ventiquattrenne riusciva a procurarsi l’insulina, acquistata comunemente dai diabetici. Il dottore, che esercita fuori Trieste, non è ancora stato sentito dagli inquirenti, né in qualità di testimone né come persona iscritta nel registro degli indagati. Un passaggio che potrebbe tuttavia avvenire nelle prossime ore e far luce su un decesso che ha creato grande stupore e commozione anche nel mondo delle palestre cittadine.

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